martedì 5 marzo 2013

Raddoppio del Gottardo e vignetta autostradale a Fr. 100.-

Ovvero: come siamo bravi a rapinarci da soli
(by Massimo Enzo Grandi)

Tutto ciò che abbiamo fatto finora ci ha portato dove siamo, e decisamente non mi sembra una posizione delle migliori.

Come se non fossero bastate le tasse incassate sui carburanti – che non mi è ancora esattamente chiaro se in tutto sono il 80% del prezzo alla pompa o di più, tenendo conto anche di IVA, tasse sui guadagni dei distributori e dei grossisti ecc. – anni fa si è pensato bene di inventare il bollo autostradale per poter far fronte alle continue spese relative alla rete autostradale in primo luogo (completamento, rifacimento e manutenzione), e nessuno di noi ha mosso un dito per impedirlo, convinti si trattasse di una necessità giustificata.

Gli anni sono passati. Per noi che abbiamo vissuto a cavallo tra il periodo di un Ticino rurale – dove ancora esistevano piccoli contadini che raramente usavano un trattore in quanto un bene troppo “lussuoso” – e il cosiddetto “boom economico” che ci ha portato a veder distruggere i nostri campi per impiantarvi Centri Commerciali, capannoni industriali e fabbriche varie pronte a produrre e vendere il vuoto più assoluto facendoci credere si trattasse del nostro sogno, per noi quindi è chiaro lo scempio che noi stessi abbiamo permesso, sempre che abbiamo il coraggio di giudicare seriamente il risultato del nostro operato (o, in alcuni casi, il “non” operato).

Abbiamo versato miliardi di miliardi per costruire strade su strade che ci permettono di spostarci per andare a costruire le auto che le percorrono, e per continuare a percorrerle abbiamo dovuto aumentare la produzione delle auto, anche con la scusa di dar lavoro alle sempre più persone che ne volevano una, ma che poi si sono trovate per strada come pezzenti in quanto il mercato è saturo di inutilità, persone che comunque arrivano da ogni dove (ma questo è un discorso a parte).

Di fianco a questa assurdità sono presenti altre situazioni assurde, come i miliardi regalati a chi studia soluzioni al problema ma che invece di soluzioni insiste ad ingigantire l’insostenibilità della situazione con l’unico scopo di continuare ad approfittare dell’ingenuità di chi tace.

Malgrado sia più che chiaro che siamo sempre noi a permettere che questo accada, troviamo più facile dare la colpa agli “altri” e aspettarci che siano “altri” “altri” a trovare le soluzioni.

E pensare che la soluzione è lì: è sufficiente dire “basta”!

A cosa serve la gigantesca fabbrica di orologi multicolori dove lavorano centinaia di persone che hanno bisogno dell’auto per andarci a guadagnare i soldi per pagare l’auto che hanno costruito gli “altri” che credono sia “ganzo” andare in officina con l’orologio alla moda? Ah, si! Serve a creare necessità: la necessità di costruire strade; la necessità di Studi tecnici che trovino le soluzioni migliori; la creazione di Commissioni di studio per vagliare come non far pesare (o meglio dire NOTARE) l’impatto sull’ambiente; lo studio degli istitudi bancari su come trarre il massimo del profitto da tutte queste operazioni per poter far finta che quel 0,75% di interesse è frutto del tuo deposito – direi quasi forzato, visto che nessuno più versa gli stipendi a contanti – mentre con l’altra mano ti prelevano tre volte tanto per le spese di gestione del conto se non sei uno dei fortunati che dispone di un capitale notevole.

A cosa serve l’apertura domenicale di certi negozi dove non puoi comprare un litro di latte – che hai dimenticato di comprare o non hai potuto comprare il sabato perché impegnato con i turni speciali non pagati con il supplemento come si faceva una volta, ma semplicemente compensati con giornate di libero in settimana – ma in compenso ti rifilano i pantaloni firmati con lo sconto del 30% e che ti costano solo (e insisto su questo SOLO) 300.- Fr. (un pezzo di stoffa da 3.- Fr. assemblato da qualche parte in cina per 50 centesimi e a cui è stata applicata l’etichetta dello stilista di turno all’interno dei magazzini Punto Franco di Chiasso o Stabio, mentre lo stesso prodotto con l’etichetta “ArmaDi” viene distrutto in quanto “falso”… come se un paio di pantaloni potrebbe essere falso)? Ah, si! Serve a creare più traffico che necessita di ampliamento delle strade che danno lavoro – direttamente o indirettamente – a un sacco di gente che si arricchisce in modo da costruire nuovi centri commerciali e negozi dove ci fanno credere che ciò che vediamo sia il nostro sogno, mentre invece è solo la loro realtà… (ma questo è tutto un discorso a parte)

Ma veramente ci sono persone che credono che raddoppiando il Gottardo si riescano a risolvere tutti i problemi che stiamo vivendo al giorno d’oggi in Ticino (e non solo in Ticino)? Ma veramente ce ne sono tantissime altre che non si rendono conto che l’unico problema ad essere risolto è quello degli imprenditori che gestiscono l’economia e che ritengono di essere in perdita di mezzo miliardo se invece dei 4 miliardi di utile previsti dal budget ne hanno guadagnati “solo” 3 e mezzo? (tanto vale allora che chiunque dichiari all’ufficio imposte “perdite” per 12 mio perché era stata prevista una vincita al Lotto Svizzero, e chiedere così l’esenzione dalle tasse).

Ma veramente è necessario spendere miliardi per deturpare ulteriormente il nostro paesaggio? È veramente necessario cercare nuovi mezzi per raccogliere soldi su soldi che vengono spesi per ingrassre gli imprenditori dell’Implenia (o permettere l’acquisto di qualche giocattolo per il signor Maurer, o le banche e le grosse industrie “in perdita” – ma anche questo è un discorso a parte)?

Nel nostro paese – ma questo forse nel mondo intero – si riescono a creare posti di lavoro (sia statali che privati) che esistono grazie a chi non ha lavoro, ma nessuno ne vede il paradosso. Nessuno si accorge che non è il caso di avere 5 o 6 persone che controllano che una sola altra persona stia veramente cercando un’occupazione e non tenti invece di fare il furbo, così come non è il caso di lamentarsi se “il vetro riciclato in Ticino è aumentato drasticamente causando costi supplementari per colpa dei Ticinesi che fanno la spesa in Italia” quando ben sappiamo che in alcuni paesi il riciclaggio – sia del vetro che dell’alluminio e della plastica – sono fonte di sostentamento e non dei costi (ma anche questi fanno parte di altri discorsi)

Per quanto riguarda il raddoppio del Gottardo L’iniziativa da las Alps sta raccogliendo firme per opporsi allo scempio – e io sono orgoglioso di averlo fatto. Chi è interessato può andare direttamente sul loro sito facendo click sul logo qui sotto:

alpeninitiative

per la vignetta e tutto il resto non ho ancora trovato corrispondenze e io non sono in grado di organizzare un comitato di opposizione alle assurdità. Se ci sono suggerimenti ben vengano, io continuo a dare sfogo al mio modo di vedere le cose.