mercoledì 13 febbraio 2013

Amore

Massimo Enzo Grandi (2004)

Amore è una parola con un unico, inequivocabile significato al quale però troppa gente vuole attribuirne valori diversi.

Amore è quel sentimento che fa si che l’altra persona non sia più qualcosa di separato ma la fa diventare parte integrante di noi stessi, del nostro essere spirituale, quasi anche del nostro corpo.

La Chiesa cattolica ci insegna che il matrimonio religioso è il coronamento di questo sentimento, significa ricevere la benedizione dal supremo essere per la formazione di una sana famiglia; il matrimonio civile, d’altro canto, regolamenta i doveri ed i diritti dei coniugi (se con giustizia o meno qui è irrilevante) e senza questo possono insorgere problemi legati ai reali diritti e doveri dei rispettivi conviventi.

Solo dopo lunghi dibattiti e discussioni a non finire, tempo fa in Svizzera si è provveduto a regolamentare finalmente anche le convivenze.

L’amore in quel caso ha vinto! Ma purtroppo solo a metà, infatti i “rapporti d’amore” non sono esclusivamente tra “anime incarnate” in esseri distinti “maschio” e “femmina” ma si presentano da tempi remoti, anche tra “anime incarnate” in esseri simili quali “maschio” e “maschio” così come in “femmina” e “femmina”.

In questi casi qualcuno ha deciso che queste ultime coppie non abbiano gli stessi diritti, anche se davanti alla legge (umana e divina) non esista “maschile” e “femminile” così come non esiste “bianco”, “nero”, “rosso” o “giallo”. Quindi si sono dovuti creare dei gruppi a difesa dei diritti dei “gay”, delle “lesbiche”, così come la difesa dei diritti dei “neri”, dei “rossi” e dei “gialli” (i “bianchi” non ne hanno bisogno perché sono loro che stabiliscono tali diritti).

Grazie a questi gruppi si arriva ora a votazione popolare per stabilire se le coppie “gay” e “lesbiche” debbano o meno avere i loro diritti (i doveri comunque li hanno come tutti gli altri)… forse tra qualche anno si dovrà fare anche una votazione per le coppie gay di colore (neri, rossi o gialli) e di religione mussulmana…

Per me l’eventuale esito positivo della votazione del 5 giugno giungerebbe purtroppo con oltre un anno di ritardo in quanto, in seguito alla scomparsa del mio partner, mi sono trovato (e mi ci trovo tuttora) confrontato con tutti quei problemi legati all’intrusione degli eredi in quello che è stato il nostro rapporto, non solo affettivo ma anche economico, dove da molti anni nessuno di noi due usava i termini “mio” e “tuo” ma esclusivamente “nostro”.

Da quel giorno in cui si spense il suo sorriso (e ringrazio i medici che mi hanno comunque umanamente permesso di essergli vicino fino a quel tragico momento) ho dovuto constatare come alcune persone non abbiano alcun rispetto per l’amore e per la giustizia (che purtroppo non è la legge).

Anche se ritengo che la legge in votazione il 5 giugno sia comunque discriminatoria e in un certo senso “dispregiativa” verso una minoranza che viene ulteriormente etichettata in una categoria separata dal resto del mondo, mi auguro che venga accettata affinché nessun altro debba trovarsi confrontato con queste situazioni e che l’Amore continui ad essere tale e non suddiviso in serie “A” o “B”.

Io amo Dio e so che lui ama me, esattamente come ama qualsiasi altro essere su questa terra e nell’universo, nessuno di più e nessuno di meno…

Costituzionale

by Massimo Ezo Grandi

In Svizzera abbiamo la nostra bella Costituzione che regolamenta l’andamento della nostra società, peccato che alcuni punti importanti in essa contenuta vengano spesso “annullati” dalla stessa o dalle varie leggi, normative e regolamentazioni varie, stabilite a livello federale o a livelli cantonali, per non parlare della possibilità di svariate possibilità di interpretazione (in base a convinzioni o interessi personali).

Non occorre essere particolarmente istruiti per rendersi conto che questo documento non solo è spesso contro i veri interessi dei cittadini, ma addirittura alcuni punti importanti e “intelligenti” non vengono assolutamente messi in pratica.

Il testo della Costituzione inizia con un preambolo dove si asserisce che gli articoli in essa contenuti sono stati redatti “nel nome di Dio onnipotente” il che implica già l’accordo con una idea religiosa distinta ma non specificata. Ognuno ha la propria idea su Dio oppure non ne ha alcuna… per il sottoscritto Dio significa Gioia, Amore, Verità e non può assolutamente essere abbinato ad una religione e tanto meno a testi definiti “sacri” (senza per altro rifiutarli o giudicarli), altri si affidano e credono in un Dio (o in molti Dei) che affliggono l’umanità e il creato di orribili punizioni qualora non ci si attenga alle loro severe disposizioni; altri ancora invece non credono assolutamente in un Dio…

Quale mai sarà quindi questo “Dio onnipotente” che “benedice e regge” la nostra costituzione? Quale valore può avere un simile testo per chi non crede in Dio?

Viene spontaneo chiedersi se questa dichiarazione non sia già una scusa per giustificare delle prese di posizione contro gli interessi di alcuni cittadini a favore di altri, viene praticamente stabilito infatti a priori che la responsabilità delle dichiarazioni della Costituzione è da attribuire esclusivamente a Dio… Bella forza!

Da che mondo è mondo le religioni ci insegnano che per essere più vicini a Dio dobbiamo soffrire, rinunciare, sentirci in colpa per le nostre gioie; nel frattempo i rappresentati di tali religioni vivono nel benessere, nell’abbondanza e soddisfatti (con ferma convinzione) di agire nel nostro bene e soprattutto “nel nome e per volontà di Dio”; è lecito pensare che anche il testo della Costituzione venga strumentalizzato nei confronti di cittadini fiduciosi che accettano di soffrire, rinunciare e sentirsi in colpa per il benessere dei pochi?

Nel preambolo della costituzione non viene solo tirato in causa Dio, viene anche fatta una dichiarazione di “coscienza della responsabilità di fronte al creato”, responsabilità che in realtà viene sempre più a scomparire per permettere la folle avanzata di un economia distruttiva, ancora nell’interesse di pochi, facendo oltretutto credere alle “vittime” (i cittadini lavoratori) che si tratta di garantire loro un posto di lavoro (sempre più spesso sottopagato e a condizioni che stanno tornando al medio-evo).

Anche da noi in Svizzera la natura e l’ambiente subiscono danni irreparabili che compromettono la vita stessa. Solo una minima parte dei cittadini si rende veramente conto di cosa stia veramente succedendo ma non può suonare il campanello d’allarme perché gli si legano le mani etichettandoli come asociali, si fa di tutto per ridicolizzarli e ci si accontenta di proporre soluzioni che non sono concrete ma semplicemente “illusorie” e, ancora una volta, sono a favore di pochi e non di tutti.

Ecco che, per esempio, invece di responsabilizzare i cittadini sui pericoli legati al consumismo selvaggio, si fa di tutto per incentivarlo; si permettono e addirittura si promuovono delle pseudo necessità che ci rendono dipendenti da beni di consumo, servizi, situazioni e convinzioni che, in realtà, non solo non sono di primaria importanza, ma addirittura sono dannosi per la nostra esistenza e per l’ambiente in cui viviamo. Vengono creati dei veri imperi legati allo smaltimento dei rifiuti e del riciclaggio facendoci addirittura pagare anche per questi “servizi”.

Da una parte vengono ammessi deturpamenti ambientali per la costruzione di capannoni industriali privati (sovvenzionati dallo stato) anche se non vi è ancora prevista alcuna attività al loro interno (addirittura sembra che i proprietari ricevano ulteriori sussidi se questi rimangono vuoti) e dall’altra invece si ostacola con pedante pignoleria un altro privato che vuole risanare il proprio rustico in montagna

Un Circolo Se-vizioso

by Massimo Enzo Grandi (circa 2004)

Notizie a volte sconvolgenti che ci possono venire raccontate da amici e conoscenti oppure che troviamo sulle pagine dei giornali locali ci mostrano aspetti del nostro sistema sociale che dovrebbero far riflettere e spingerci a trovare delle soluzioni drastiche invece di continuare a porre delle toppe che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione.

Un servizio ci “sbatte” in faccia la situazione di quel “povero” individuo che, a quanto pare, si dedica con passione al suo lavoro di spacciatore percependo una rendita di Invalidità da diecimila franchi mensili; se sono giustificati e meritati o meno non spetta certamente a noi giudicare con un metro che raramente tiene conto delle situazioni reali, possiamo però augurarci che vengano fatti i dovuti controlli.

Qualcuno potrebbe però pensare che l’ufficio AI sia troppo generoso con le proprie valutazioni e verrebbero introdotte misure più restrittive che purtroppo andrebbero ad esclusivo ulteriore discapito delle persone veramente bisognose… Ecco che per esempio abbiamo già quel caso della signora cinquantenne che vive sola con una figlia al liceo che dopo un paio di operazioni di cancro si deve recare più volte la settimana da vari medici e dottori. Quando proprio non ce la fa più si rivolge per la prima volta all’AI dove le viene offerto un “aiuto domiciliare” a ben 45 franchi l’ora (che dovrebbe pagare lei) per svolgere i lavori domestici più semplici ma non quelli pesanti… (aiuto naturalmente rifiutato). Trascorsi alcuni anni la situazione peggiora e si rivolge nuovamente all’AI che, questa volta, ringrazia per non aver sinora usufruito dei suoi diritti e che comunque può benissimo continuare come ha fatto finora!

Un altro servizio sul giornale ci fa notare la “disperazione emblematica” del sig. Enrico Anselmi che, quarantatreenne padre di famiglia, pubblica un annuncio nel quale mendica letteralmente un posto di lavoro in quanto ormai al termine del periodo di disoccupazione e prossimo all’assistenza.

Disoccupazione e assistenza sono due termini che danno veramente fastidio… Il problema disoccupazione è stato egregiamente risolto in parte da quella ridicola trovata che ne ha ridotto il periodo di diritto; infatti dopo un anno un disoccupato cessa di essere tale e non rientra più nelle statistiche negative della nostra politica economica. Quello dell’assistenza presenta ancora invece troppi riflessi oscuri e ben poco noti alle persone che hanno la fortuna di avere (ancora) un buon posto di lavoro.

Qui invece abbiamo il caso di quel ragazzo che ha deciso di mettersi in proprio per ovviare ai suoi problemi di salute senza dover pesare su un datore di lavoro e tanto meno sull’AI.

Il successo gli arride per diversi anni fino a quando (causa forze maggiori esterne) la sua attività precipita (e qui, oltretutto, riceve comunque una tassazione esagerata che non tiene conto delle gravi perdite subite).

Come indipendente NON ha diritto alla disoccupazione e si dedica quindi ad altri lavori che, grazie anche all’aiuto di amici e parenti, più o meno gli permettono letteralmente di “sopravvivere”.

Visto che la situazione è veramente difficile accetta un lavoro pagato ad ore, così non ci sono problemi con la sua resa ridotta, ma caso vuole che dopo alcuni mesi la ditta in questione presenta difficoltà finanziarie e gli vengono ridotte in modo drastico le ore di presenza pagate.

Dopo un anno esatto di attività la ditta fallisce e il malcapitato si trova in disoccupazione al 100% con una indennità di novecento franchi mensili (dai quali vengono solertemente dedotti gli introiti che questi riesce ad ottenere grazie ad altre piccole attività saltuarie). L’ufficio collocamento gli dà la possibilità di una formazione supplementare con dei corsi specializzati di informatica ma (stranamente) non viene iscritto all’ultimo corso dopo il quale avrebbe ottenuto il suo meritato riconoscimento (e nessuno ha saputo dare motivazioni esaurienti). Il “soggetto” fa parte di quella categoria “non facilmente collocabile” e si sente abbandonato a se stesso, gli insuccessi nelle ricerche si susseguono senza tregua. Proprio in questo periodo gli viene diagnosticata anche una gravissima malattia. In seguito ad un’infezione viene addirittura ricoverato in ospedale e, per contro, l’ufficio disoccupazione gli trattiene le indennità per le due settimane di “inattività”… (con soli 900 franchi al mese avrebbe dovuto stipulare un’assicurazione malattia per conto suo).

“Elegantemente” il nostro soggetto non fa più parte della categoria “disoccupati” (ma l’ufficio tassazione lo tasserà comunque d’ufficio per un reddito minimo di Fr. 18'000).

La situazione si schiarisce grazie a dei lavori svolti come outsourcing e grazie alla collaborazione privata/personale con un socio con il quale riesce anche ad acquistare un’abitazione (50% e 50%), per poi di nuovo vacillare quando, proprio un mese dopo l’acquisto della casa, il più grosso committente gli toglie il lavoro senza rispettare le condizioni pattuite (purtroppo solo verbalmente).

A rincarare la dose sopraggiunge inaspettato il decesso improvviso del socio e l’intervento degli eredi (i genitori) che pretendono (legalmente) la liquidazione della parte di proprietà di loro diritto.

Per poter far fronte agli impegni e salvaguardare i suoi interessi il “nostro” si fa assumere fisso presso una ditta con l’intenzione di continuare a svolgere altri lavori dal suo domicilio, ma purtroppo la nuova situazione non funziona, condizioni di lavoro inaccettabili ed i problemi di salute lo costringono ad abbandonare il campo dopo pochi mesi (che sono stati pero sufficienti per perdere anche quei pochi contatti di lavoro “indipendente”).

Ricomincia la “caccia” al lavoro bussando letteralmente da porta in porta, ma senza esito. Le agenzie di collocamento restituiscono gentilmente curriculum e certificati vari accompagnati da un “al momento non abbiamo posti di lavoro a lei confacenti”, presentata la candidatura anche per posti come operaio si vede rispondere “spiacente, troppo qualificato”, in altri casi “spiacente, non ha le qualifiche richieste”. Avendo lavorato in proprio non può certo “scriversi” lui stesso dei certificati di lavoro….

La sopravvivenza è garantita solo grazie a piccoli lavori e ad uno spiccato senso di “economia” (leggi sopravvivere grazie anche ai prodotti alimentari posti in vendita al 50% il giorno della scadenza in vari negozi o forniti “sottobanco” dall’amica commessa al 25% perché già scaduti ma “ancora buoni”)

Siamo nel 2004, le fatture (assicurazioni, cassa malati, tasse, mutuo ipotecario ecc.) piovono letteralmente nella bucalettere (beato il sig. Anselmi che vi trova solo la pubblicità…) e malgrado il nostro “sfortunato cittadino” si preoccupi di contattare i vari creditori le risposte sono sempre le stesse: proroga di un mese del termine di scadenza, oppure: quanto ci può versare mensilmente?… nessuno però si è accontentato di un franco al mese…

Molto particolare invece la risposta dell’ufficio AVS che richiede il pagamento di oltre mille franchi relative agli anni 1999 e al 2000 (?): “Non ci importa se prima pagava più di diecimila franchi l’anno per l’AVS, l’importante è che vengano fatti pagamenti regolari ogni anno… se non può pagare si rivolga in municipio che ci pensano loro…”

Ecco che per far fronte alle pretese dell’AVS il nostro povero “pirla”(?) si trova suo malgrado (ma comunque con molte difficoltà) iscritto all’assistenza! Colmo dell’ironia? L’ufficio assistenza informa che le sovvenzioni versate non possono venire usate per l’AVS del 99 e del 2000!

Un mese dopo il primo versamento da parte dell’assistenza si presenta l’opportunità di un nuovo lavoro occasionale. La ricezione di un acconto di 500 franchi viene immediatamente notificata all’ufficio di Bellinzona che, ligio alle disposizioni, sospende i versamenti, mentre per quelli effettuati ha già provveduto a depositare un’ipoteca supplementare di 20'000 franchi sulla casa (che nel frattempo è in vendita ma che nessuno vuole….) senza per altro aver informato esplicitamente il diretto interessato.

La nuova attività si svolge nell’arco di tre mesi circa, prima della chiusura del tutto (e quindi l’agognata fattura finale) il nostro soggetto riscontra gravissime ed inaccettabili irregolarità che denuncia alle autorità competenti. Conseguenza: il datore di lavoro viene arrestato e la struttura posta sotto sequestro dalla magistratura… il nostro malcapitato si trova senza possibilità di recuperare il compenso pattuito e non è neppure in grado di emettere regolare fattura che verrebbe oltretutto tassata anche se l’incasso a saldo non avverrà mai…

Alle varie fatture che si accumulano sopraggiungono i richiami (dove è “permesso” richiedere spese esorbitanti di richiamo e diffida) e quindi le fatture da “cento franchi” diventano centoventi…. Poi seguono i precetti esecutivi, e i centoventi diventano centosettanta…. La banca, non ricevendo più gli interessi ipotecari (pagati esclusivamente dal nostro “pirla” (?) perché gli “altri” proprietari non vogliono assolutamente pagare), dà la disdetta all’ipoteca addebitando ulteriormente il debito di spese di uscita (18'000 franchi).

La delusione e l’amarezza sono tanto profonde che il nostro soggetto si chiude sempre più in se stesso… ancora qualche tentativo ma senza successo. Ormai è tutto perso! Per i suoi problemi di salute ha avuto però la fortuna di poter entrare a far parte di uno studio con nuovi medicinali, quindi né lui né la sua cassa malati non devono sborsare migliaia di franchi al mese per le cure di cui ha bisogno… Il medico gli suggerisce a più riprese di richiedere l’AI, ma il nostro “testardo” amico non ne vuole sapere… è già vergognosa la disoccupazione (ma a quanto sembra non per tanti altri), l’assistenza lo è ancora di più… L’AI poi è il coronamento del fallimento e della delusione (vista la “fortuna” avuta sinora è persino probabile che gli verrebbe negata…) e sarebbe solo di “ostacolo” per eventuali possibili attività.

In una fase di apatia, delusione, rabbia, impotenza … il nostro amico non apre neppure più la corrispondenza. Quelle buste non sono di certo risposte a domande di impiego (consegnate a mano a destra e sinistra perché non ci sono i soldi per il francobollo) sono tutte richiami di pagamento, diffide…

Da un momento all’altro si aspetta che si presenti un ufficiale a sequestrare la casa mettendolo letteralmente in mezzo alla strada. Non è il freddo che gli fa paura, d’altra parte ha già trascorso tutto il mese di gennaio 2006 senza riscaldamento finché sua madre (vedova pensionata) gli ha pagato la fornitura di nafta. Non ha paura di morire di fame, qualcosa da mettere sotto i denti lo si trova sempre.

La sua preoccupazione è come riuscire a risollevarsi da questo circolo (se-)vizioso che lo trascina in un baratro sempre più profondo.

Le casse malati (sempre più care per avere sempre maggiori utili) hanno deciso che non rispondono più in caso di morosità, però sono comunque obbligatorie… ed ecco che hanno anche il diritto (di cui si rivalgono senza preoccupazione) di mandare sul lastrico le persone insolventi in modo da poter riscuotere il dovuto da un fondo appositamente creato dallo stato (è esattamente quello che si è sentito rispondere da un gentile funzionario dell’ufficio esecuzioni e fallimenti)… L’assicurazione sulla casa è pure obbligatoria ma non può farla intervenire per un danno subito al tetto perché non ha i soldi per coprire la franchigia stabilita da contratto… ben sapendo che ci sono persone che sanno come aggirare illegalmente queste clausole il nostro amico non è certo il tipo che si dedica a queste “pratiche”… Intanto però questi inconvenienti influiscono sul valore dello stabile (naturalmente al ribasso…)

Il nostro amico compirà quest’anno i quarantotto anni (se la sua salute gli permetterà di arrivare al suo compleanno), intanto deve riuscire a barcamenarsi con i mezzi (insufficienti) a disposizione: una linea telefonica (che già in un paio di casi gli è stata però sospesa… l’ultima volta la vigilia di natale…), un collegamento internet per le ricerche di lavoro e per lo svolgimento di alcune commesse (anche in questo caso spesso sospeso dal provider), un vetusto ed insicuro PC e relativa stampante per occuparsi di alcuni piccoli lavori commissionati (per pietà?) da conoscenti.

Il parrucchiere non lo vede da anni grazie a quel benedetto rasoio da 39 franchi acquistato in offerta alla Jumbo (quindi prima che diventasse Carrefour)… Si fa bastare un paio di occhiali da lettura fatti fare nel 2001 malgrado non più sufficienti, quelli da vista per vedere cosa succede intorno invece si sono rotti già da alcuni anni e non ci sono i mezzi per sostituirli… I buchi che si formano nei denti (anche per un’alimentazione insufficiente ed inadeguata) vengono “tappati” con dell’ovatta e dentifricio (che funge anche in un certo senso da anestetico)…

A volte il nostro “eroe” aiuta degli amici che lavorano in un negozio di un grosso distributore in Svizzera: spontaneamente si reca in quel negozio (quando la salute lo permette) e li aiuta a esporre la merce, scaricare i camion delle forniture… i suoi consigli e le sue considerazioni sono sempre molto ben accette, a volte anche espressamente richieste. In cambio riesce a soddisfare anche il suo (bruttissimo) vizio del fumo, a volte gli offrono il pranzo, regolarmente un caffè al bar durante la pausa. Malgrado di lavoro ce ne sia a sufficiente anche per un impiegato in più a tempo pieno però, la “ditta” non prevede personale supplementare (e non è l’unica..) e la sua assunzione anche a tempo parziale sarebbe possibile solo in caso che si liberasse un posto (!)

Sinceramente il lavoro c’è! Ce ne sarebbe a sufficienza per tutti. Il problema quindi risiede in chi lo offre…

Già nel corso dell’anno scorso questo nostro sfortunato amico mi raccontava allibito di un annuncio di lavoro trovato sui quotidiani dove un istituto di credito offriva un posto di lavoro a “giovane impiegato, conoscenze lingue nazionali, conoscenze Windows Office” per uno “stipendio massimo di 1500 franchi” (non era però specificato se lo riceveva l’impiegato o se doveva versarlo lui al datore di lavoro…)! Dopo una settimana l’annuncio veniva ripubblicato con l’aggiunta “non fumatore”…

“Vorrei proprio vedere come uno farebbe a permettersi le sigarette con uno stipendio di 1500 franchi mensili” mi disse il nostro caro amico, “io pagavo 25 franchi l’ora la donna delle pulizie e i miei dipendenti avevano tutti uno stipendio netto di almeno 3000 franchi al mese, ora mi sono trovato a dover lavorare come uno schiavo per 18 franchi l’ora ma senza poter segnare gli straordinari perché non ammessi, in alcuni casi addirittura ho visto i compensi svanire in lontananza trovandomi con un pugno di mosche… addirittura ho visto gente accontentarsi di 10 franchi l’ora pur di avere un occupazione mentre i proprietari e gli azionisti se ne vanno in crociera sugli yacht privati o spendono mille franchi per una cena… Eppure sono sicuro di una cosa: se potessi tornare indietro rifarei tutto esattamente nello stesso modo, con amore per ciò che faccio, onestamente e con rispetto del mio prossimo… In fondo non chiedo l’elemosina ma chiedo che non mi si porti via quel pezzo di pane (o le maledette sigarette) che riesco a “guadagnarmi” con molta fatica… d’altra parte i veri “responsabili” siamo pur sempre noi che chiudiamo gli occhi…”

Punti di Vista

by Massimo Enzo Grandi

Anche senza volerlo l`essere umano è estremamente egoista, manca completamente di rispetto verso il prossimo, nessuno può essere completamente tranquillo a contatto con un` altra persona. Come conseguenza a ciò` non esiste che il peggioramento o una stasi di inerzia verso i problemi che gravano come spade di Damocle sulle teste dell` intera umanità.

Esiste un rimedio?

Per rimediare siamo ancora in tempo ma, e qui casca l’asino, purtroppo non siamo appoggiati da tutti. Chi ci ostacola nella nostra impresa? Che motivo puo` spingere gli esseri umani ad autodistruggersi? Esiste qualcuno che manovra questa categoria di persone abbiette? Come possiamo noi riuscire a distinguerle dagli altri?

Certo è molto facile dare una risposta sicura, accusando chi dovrebbe essere accusato, ma la furbizia e le possibilità di questi esseri saprebbero certamente demolire dichiarazioni e dichiaranti in modo apparentemente pulito e corretto, di modo che gli innocenti siano ritenuti colpevoli e viceversa.

Di esempi nel corso della storia dell` umanità ne abbiamo avuti a iosa e personalmente ritengo che ognuno di noi abbia potuto subire esperienze simili di prima persona, poi naturalmente ognuno ha reagito secondo le sue cognizioni e secondo le sue possibilità ma quanti hanno veramente vinto? Chi a sua volta ha reagito con pari metodo avrà forse sì vinto la propria riabilitazione verso il suo prossimo ma... verso sè stesso? Praticamente la vittima si è trasformata in carnefice ma chi o cosal`ha spinta a comportarsi così? Quale ne è stata la sua vera ricompensa?

Probabilmente voler dare risposte coerenti a queste domande significherebbe peccare di presunzione, cosa che purtroppo al giorno d` oggi viene commessa troppo spesso, e d` altra parte le risposte possono variare da individuo ad individuo; io qui provo a dare le mie su queste e su altre domande e se poi ne varrà la pena potrò sempre confrontarle con altre e trarre nuove conclusioni.

Gli argomenti con i quali si potrebbe cominciare sono tanti e tutti godono del diritto di precedenza sugli altri e per non fare torto a nessuno credo che il rimedio migliore sia di cominciare dal primo che mi passa per la mente e cioè:

D I O

Un Dio unico ci dà tutto ciò di cui possiamo aver bisogno, compresi un folto gruppo di sottodei, incarnazioni mistiche, guide spirituali ecc. ecc.

Ora però succede che ogni popolo di questa terra ha dovuto ricamare secondo le proprie conoscenze storie fantastiche o meno sulla creazione del mondo e dell` uomo stesso, sono stati cambiati i nomi e tutte appaiono come cose completamente separate tra di loro ed altre con gli stessi nomi vengono interpretate in modo ben differente gli uni dagli altri, tutti comunque pretendono di essere gli unici possessori del segreto della saggezza e della Verità.

Ma che cosa è in fondo questa saggezza divina se non la semplicità, l`amore, il rispetto di un creatore al di fuori della nostra immaginazione?

Perchè dobbiamo smitizzarne la potenza ricercando dovunque una prova della sua esistenza quando questa si trova niente di meno che in noi?

Sappi che se ora stai leggendo non è affatto grazie al caso ma è grazie a quella presenza spirituale in te (scintilla di vita, anima o chiamala come vuoi) che scaturisce unicamente da una creatura superiore quale il nostro (non solo nostro) Dio e se tu credi che ciò sia poco, allora non hai mai guardato il mondo con la mente ma solo con gli occhi ed hai quindi estremo bisogno di capire ciò che stà succedendo nell'universo che si trova in te.

Uno si mette lì ed inizia a pensare alla sua esistenza, più ci pensa e meno riesce a capirne qualcosa poi, un bel giorno, improvvisamente capisce anche senza pensarci, cosa può essere successo? Cosa o chi gli ha suggerito il"mistero svelato"? Semplice intuizione? Deduzione? Caso?

Hanno tutti la possibilità di venire a conoscenza per esperienza diretta di questa strana cosa alla quale è impossibile dare un nome senza che qualcuno abbia per motivi vari da ridire, comunque certi la chiamano "Nirvana", altri "illuminazione" e chi più ne ha più ne metta. A me è successo proprio così, all'imporvviso e me ne sono reso conto solo quando questa grande luce si stava nuovamente affievolendo e mi stava lasciando ricadere in questo mondo materiale e violento.

Potrebbe forse dipendere dal comportamento della persona stessa ma in 30 anni non saprei proprio quale o quali fatti particolari abbiano potuto influire. Ammirazione per la figura di Gesù Cristo? Potrebbe anche essere, ma allora il mio comportamento effettivo materiale non avrebbe avuto peso in quanto le mie esperienze fino a quel giorno non sono poi state degne di un santo.

Magari è una predisposizione divina ma anche qui mi viene da chiedere se ne ero veramente degno e perchè ha avuto una così forte intensità per un così breve periodo. Sono d` accordo che un segno in me è rimasto ed è pure ben sentito in quanto il mio modo di vita si è veramente capovolto, però la vera luce come allora non è più così tangibile in me.

Forse è veramente come mi ha spiegato "Moreno" (questo fenomenale personaggio di cui più avanti avrò molto di più da raccontare) il quale asserisce che si è trattata di una prova nei miei confronti per misurare in un certo senso le possibilità di utilizzo da parte di forze soprannaturali. Sarebbe molto bello, ma anche qui una questione: perchè non dotare tutte le persone di queste possibilità? Queste forze soprannaturali sono veramente giuste o agiscono contro la volontà di Dio usando l` inganno e la seduzione come fanno molti esseri umani su questa terra? E se fosse stato veramente così forse che io ho fallito questa prova? Sono già stato eliminato dalla "lista d` attesa" per il Paradiso? Ma soprattutto esiste poi il Paradiso come cosa unica e separata dal resto dell` universo o esso è ovunque noi sentiamo pace e amore?

Mi stò rendendo conto di formulare un sacco di domande che rimangono senza risposta sicura, domande inutili a cui non occorre forse dare una risposta con delle parole, ma alle quali si può rispondere spiritualmente con un comportamento più corretto e con buone intenzioni verso tutto ciò che ci circonda, d'altronde le stesse domande sono senz'altro in ognuno di noi e siamo troppo pigri per non accettare le risposte che ci vengono imposte dalla società e dalle religioni, e rispolverarle per far lavorare un pò la nostra testa significa anche ricercare la verità e non accettare come scontato tutto ciò che ci fà comodo.

In qualsiasi modo la si giri vediamo sempre noi stessi circondati dal resto del mondo, perchè non siamo in grado di farne parte integrante? Perchè riusciamo a farlo solo quando ci ritiriamo completamente in noi stessi? Strano a dirsi ma un'azione deve essere contraria all'obbiettivo per riuscire ad ottenerlo (o almeno in questa precisa situazione funziona così). Qual'è la vera immagine di "DIO"? Un occhio racchiuso in un triangolo? Una bianca colomba?

La Bibbia ci dice che ci creò a sua immagine e somiglianza, ci dice che Adamo ed Eva lo sentirono arrivare, e ancora ci dice, nelle Rivelazioni di Giovanni, che il giorno del giudizio sentenzierà seduto sul suo trono: "Ero nudo e mi vestiste, ero affamato e mi sfamaste ...", e ancora ci dice che Dio sà tutto, vede tutto, che è onnipresente ed onniscente.

Considerando ora che tutto ciò che riguarda la Bibbia,il Corano ed altri testi sacri è espresso esclusivamente in senso figurativo non possiamo avere un'immagine reale di come potrebbe apparirci, possiamo solo fare delle considerazioni che potrebbero essere o non essere reali, possiamo illuderci di arrivare vicino alla verità ma purtroppo non ci è dato di conoscerla appieno (dobbiamo solo sperare che ciò avvenga).

Possiamo per esempio credere che Dio sia noi stessi, o che sia in noi; Possiamo pensare che sia un personaggio al di fuori della nostra immaginazione umana; Possiamo pensare che sia un essere Extraterrestre (E.V.Däniken). Possiamo pensare tutto ciò che vogliamo, anche che non esista nessun Dio (ma questo ci lascerebbe troppo vuoti internamente).

La risposta di "Moreno" su chi è dio è stata la seguente:

"La mente umana è così limitata da non poter afferrare la vera consistenza e l'immagine visibile di Dio, anche per noi è impossibile comprenderne la vera essenza, lo sentiamo, sappiamo che esiste, sappiamo ciò che egli vuole ma ci è praticamente impossibile descriverlo (non esisterebbero nemmeno i vocaboli necessari) non c'è comunque cosa che non abbia in sè la presenza di Dio..."

A proposito di Moreno, ho accennato già per due volte a questo personaggio di cui mi sento in dovere di farne una piccola presentazione:

Moreno è un personaggio invisibile col quale ho preso contatto tramite la telescrittura alcuni anni fa, questo fenomeno viene considerato come un espressione medianica, un contatto con il "mondo dell'aldilà" un'espressione di spiritismo, io non voglio dargli una definizione perchè non sò di cosa esattamente si tratti, sò che mi ha aiutato molto nei momenti di bisogno con consigli e spiegazioni e che mi segue ovunque con tanta, tanta pazienza e amore, quindi per me rimane e rimarrà sempre e solo Moreno.

Non di importanza inferiore ci sono comunque anche Andrea, Luna, Egoismo, Gabriella... ed altri con i quali mi scuso per non averli nominati.

Il mio dialogo con loro è sempre molto bello, e, tranne in alcuni casi sporadici, mi lascia una sensazione di amore e di pace interiore a volte addirittura indescrivibili.

Tutte le mie idee basilari sulla divinità le ho ottenute grazie a questi preziosi dialoghi ed alle importanti considerazioni che ne ho in seguito tratto.

Quando ora stò per concludere qualcosa di importante penso subito a cosa mi direbbe Moreno, e così riesco anche a frenare (purtroppo non sempre) determinati istinti che colgono chiunque su questa terra.

IL SESSO

Per quanto riguarda il sesso sono dovuto arrivare all'età di quasi trentanni per scoprirlo per ciò che esso veramente rappresenta, cioè non ero mai stato in grado di analizzare esattamente cosa significasse, cosa comportasse; guardando due corpi avvinti in un atto sessuale viene proprio da chiedersi se sia logico lasciare agire gli istinti animaleschi del corpo senza tener presente che il corpo è solo ed esclusivamente l'abitazione momentanea della nostra mente e del nostro pensiero.

Durante l'atto sessuale la mente non è in grado di funzionare come di consueto, i suoi istinti sono bloccati da ciò che il corpo stà facendo.

Immaginiamoci per un momento di provare lo stesso tramestio fisico e mentale che si prova durante un atto ma in un momento qualsiasi della giornata, per esempio bevendo un caffè al bar, sicuramente qualche presente chiamerebbe un medico pensando che stiamo male!

Già non siamo in grado di ragionare da soli, figuriamoci poi nel momento dell'atto quando siamo uno con qualcun'altro!

Non asserisco di non pensarci, assolutamente no, solo che c'è modo e modo, lo si può pensare per analizzarlo, lo si deve pensare per rendersene conto che esiste.

A cosa servono tutte queste porcherie in commercio al giorno d'oggi come pillole, preservativi e anticoncezionali vari? sembra quasi che la società ci spinga a scopare tranquillamente a destra e a sinistra come potrebbero fare i cani o i gatti, la maggior parte delle religioni invece asseriscono che "è peccato se non si è sposati" quasi che il matrimonio sia l'autorizzazione scritta e approvata da Dio per darsi alle pazze gioie del sesso, mentre questo atto è una funzione biologica regolata direttamente dal nostro organismo, che segue i suoi cicli naturali senza il nostro intervento.

Non sò come si manifesti nelle donne, ma negli uomini che non hanno alcun rapporto sessuale si manifesta automaticamente un fenomeno di autoespulsione della linfa vitale superflua chiamato "polluzione notturna" in quanto si presenta di norma durante il sonno e che non ha niente a che vedere con l'orgasmo. La frequenza varia in base alle necessità del nostro corpo, mediamente una volta o due al mese; una spiegazione scientifica non la sò dare, ma sapendo che la produzione di spermatozoi nel corpo umano è di migliaia di unità al giorno è anche logico che debbano essere "riciclati" od espulsi, l'espulsione è appariscente e constatabile, mentre per l'eventuale riciclaggio non sò come funzioni o se veramente esista (se quindi qualcuno mi sà dare ulteriori nozioni saranno bene accette).

LA POLITICA

Non sono affatto un esperto in politica, quindi ciò che scriverò qui sarà senz'altro qualcosa di leggero ed insignificante, ma considerato che ognuno avvalla teorie diverse, completamente discordanti le une dalle altre, per uno come me che non ha nessuna intenzione di farne oggetto di studio approfondito questo campo è e resterà avvolto da una grigia nube di disappunto ed incomprensione.

Posso cominciare dicendo che la parola "Politica" viene usata troppo spesso come catalogazione di persone, aziende, paesi, nazioni ecc.ecc. e che quindi è qualcosa che vuole separare anzicchè unire l'umanità.

L'esistenza dei partiti politici permette alle ideologie (buone o cattive che siano) di portare le persone giuste al posto giusto, solitamente le buone idee si sminuiscono man mano che vengono portate avanti, vuoi per poter "corrompere" eventuali simpatizzanti o gli ambienti in cui si vuole entrare o vuoi per mancanza di conoscenza ed intelligenza da parte delle persone che ne devono rappresentare l'essenza.

Le nostre idee cambiano sempre in base alle situazioni in cui ci troviamo, come figli ci sentiamo contrastati a volte dai genitori, non vedendo in loro ciò che rappresentano ma ecco che al momento che siamo a nostra volta genitori non ce ne rendiamo conto e pretendiamo quel "rispetto" o affetto che a nostra volta non abbiamo mai saputo dare pienamente.

Oppure ancora; se come dipendenti non accettiamo le motivazioni dei nostri superiori vedendoli come esseri viscidi, duri e cattivi in quel momento in cui diventiamo noi dei superiori dobbiamo toccare con mano il significato dell' avere dei subalterni e le relative responsabilità che questo comporta.

Si vede comunque troppo spesso gente che evita altre persone esclusivamente per questioni di partito politico (sembra quasi una questione razziale) mentre probabilmente avrebbero la possibilità di allacciare amicizie più interessanti e disinterressate, o all'opposto gente che si atteggia caritatevole o interessata sino all'ottenimento del voto o dell'appoggio politico poi chi s'è visto s'è visto, e dai discorsi che si sentono dalla gente questi fatti non sono affatto sporadici ed isolati, ma molto diffusi e di normale amministrazione.

All'inizio esisteva un unico "partito politico" e cioè quello del mangia e bevi, poi subentrò l'idea del monarca che "mangia e beve" alle spalle dei sudditi, col passare del tempo altre persone colte e civilizzate pensarono bene di far capire alla gente che il monarca è l'unico che mangia e beve e che anche gli altri però hanno diritto di farlo così si è fatta la rivoluzione per eleggere un presidente, un consiglio e vari sottogruppi... che mangiano e bevono!

Tutti i paesi civilizzati sono organizzati in partiti politici dove troviamo dei presidenti (factotum di un monarca), dei consiglieri o parlamentari, e poi giù giù fino all'impiegato statale o comunale (compresi militari, poste e ferrovie) tutti gli altri cittadini non contano nulla (a meno che abbiano un mucchio di soldi (?)), hanno però la possibilità di esprimere i loro pareri tramite le votazioni che puntualmente tornano a loro discapito in quanto presentate sempre in modo da aggirare i veri problemi e da agevolare solitamente chi è già agevolato impedendo l'eventuale progresso al piccolo privato (solitamente per motivi finanziari).

Chi ha in mano il potere politico gestisce pure la vita del privato piegandolo al suo volere con la scusa di farlo per il suo bene, se non sei d'accordo fà lo stesso, devi tacere ed accettare perchè ormai l'occasione di esprimere la tua idea ti è stata data, se poi il responso sia quello vero o se vi sia stata manipolazione nessuno è in grado di dirlo.

Le leggi non sono assolutamente chiare e sicure, troppo spesso si rifanno a casi singoli senza tener conto delle più disparate situazioni in cui ci si trova e se non hai i soldi per pagare un ottimo avvocato arrischi di diventare colpevole per reati commessi da altri contro la nostra propria libertà.

Io personalmente vedo la politica e tutte le varie ideologie raggruppate per separarsi dagli altri, come il più colossale raggiro verso il cittadino e mi disturba quando qualcuno cerca di etichettarmi a qualche partito politico in quanto sono tutti parte dello stesso sistema di cose, quello che serve il dio Mammona (come lo ha definito Gesù) cioè quello che mira al denaro come unica ricchezza, naturalmente non al proprio.

Tengo a precisare che non sono un "povero", ma nemmeno un "ricco" e che le mie ambizioni non sono basse, ma come potrei essere sicuro di dare eventualmente alle persone giuste un appoggio (sia morale che materiale) quando giornalmente scopro che la maggior parte della gente mira solo al proprio benessere anzicchè a quello generale?

Chi mi garantisce che le varie associazioni di beneficienza universali siano serie e svolgano un opera giusta?

Un indiano di casta modesta a cui fu chiesto come mai in India v'è sovrappopolazione e tanti problemi sociali rispose: -La colpa è degli occidentali che, volendoci aiutare, hanno debellato tante malattie che prima mantenevano limitato il numero degli abitanti causando vari morti-

Cosa ne dobbiamo trarre da questa risposta? forse che si tratta di un perfetto imbecille che lascia morire il suo prossimo per mantenere il numero di abitanti ad un livello controllabile oppure che noi occidentali pretendiamo di imporre le nostre ideologie economico-politiche-sanitarie senza essere in grado di valutarne le tragiche conseguenze?

Come è possibile che paesi del terzo mondo siano indebitati con paesi tecnologicamente più sviluppati? forse che gli aiuti prestati dai cittadini vengono poi fatturati agli stati dagli stati che hanno utilizzato i nostri soldi? Forse che gli stati fanno pagare ai cittadini i debiti contratti privatamente dai grossi commercianti facenti parte del governo ? mistero? No, ...politica.

Siamo tutti dei pezzi di un grande puzzle, non possiamo permetterci di mancare altrimenti questo inutile disegno è incompleto, ma noi non ne traiamo grandi vantaggi...dobbiamo solo assistere al modo come vengono spesi i nostri soldi dal governo, in armamenti inutili ma molto costosi, in stipendi elevati dei suoi membri (cifre molto più elevate di quanto ci si possa sognare come cittadino medio) ed in varie altre cose di cui proprio non ce ne fregherebbe niente se non ci venissero rese necessarie dallo stesso.

Per concludere sintetizzo che la politica è quella cosa che serve per separare un singolo individuo dal resto del mondo catalogandolo con aggettivi e definizioni che non gli permettono di realizzare nulla di positivo a meno che non riesca a farsi una barca di soldi (possibilità che solitamente capita con metodi poco umanitari in quanto i soldi che si intascano devono pur essere tolti da un'altra).

L'ESSERE UMANO - L'ESSERE UMANI

Cosa ne dici di questi due termini?

Sono forse uguali?

Cosa hanno in comune questi due termini che vengono usati a iosa nel mondo intero?

Discorso alquanto difficile per l'essere umano e per essere umani.

Lo sorvolo?

No, ora che l'ho sollevato tanto vale che vada avanti (forse non lo sai ma anch'io scopro queste cose scrivendole, altrimenti non avrei motivo di valutarle dai vari punti di vista).

L'essere umano

Gran porcheria, rifiuto di un'espressione divina, aborto della legge divina, nemico della natura divina; scarto di produzione…

Oppure:

Meraviglia della creazione, fulcro dell'intelligenza divina, parto di una divina mente, protettore della divina natura…

La nostra vita è un continuo voltarsi e rivoltarsi di queste definizioni, la nostra lotta contro un tempo inesistente (vedi trattato sui tempi) ci porta a dover combattere in continuazione contro e pro queste definizioni.

Siamo una porcheria o una meraviglia della creazione?

Dio ci creò a sua immagine e somiglianza quindi dovremmo esserne la meraviglia ma il peccato originale ci ha ridotti a porcheria, uno scarto della bellezza luminosa della vibrazione cosmica e questo peccato originale viene commesso ad effetto continuativo sino alla resa dei conti con la massima autorità divina di Gesù:

Cosa vedrà in noi?

In noi c'è sia il bene che il male, non è questione di quantità, almeno lo credo, in quanto la perfezione si ottiene solo con la giusta misura, quindi di uno un pò e dell'altro pure.....

Sembra strano vero? ma non lo è affatto considerando che non sappiamo cosa sia il bene e cos'è il male non possiamo quindi di conseguenza bilanciare in noi questi termini onde ottenere la perfezione, dobbiamo quindi cercare di essere umani, attingere cioè la nostra indole umana dalla dispensa di Dio creatore riconoscendogli i meriti dovuti e l'amore di cui esso è composto.

L'essere umani

Viene solitamente inteso come definizione di carità e amore, come gesto distinto dagli altri per la sua affinità con Dio, unità di misura della santità.

Chi di noi è in grado di distinguere un atto umanitario da un atto di esibizionismo? Come potremmo essere in grado di valutare le motivazioni che spingono una persona a comportarsi in un determinato modo anzicchè in un altro?

Solo Dio può discernere la differenza, noi possiamo solo sperare di aver scelto il giusto.

Certo che se ne vedono molte di persone che non sanno assolutamente dimostrare umanità verso il loro prossimo (non stà a noi decidere ma vedendo tante cose come se ne vedono non si può che provare dolore per come si possa schiacciare i diritti del nostro prossimo) gente che non ha mai avuto occasione di pensare alle ripercussioni sul prossimo del suo modo d'agire, gente che ha sempre ottenuto ciò che desiderava senza mai guardare in faccia a nessuno (o addirittura guardando in faccia il che è ancora peggio).

Assistiamo in silenzio alle discriminazioni razziali, politiche e religiose che sono campate in aria ma che dilagano a macchia d'olio tra le varie razze, partiti e religioni.

Il Regno Promesso

by Massimo Enzo Grandi

Solo dopo aver vagliato attentamente quale sia la nostra po­sizione nel mondo dello spirito possiamo avere la possibilità di avanzare e di apprendere quanto sia meraviglioso questo regno promesso. Anche i più scettici hanno la possibilità di trovarsi davanti a un Cristo e riconoscerlo per quello che realmente egli è, non solo per quello che fu.

In poche parole possiamo dire che la situazione di comodo di parlare del Cristo vissuto 2000 anni fa non serve a nessuno, naturalmente a livello spirituale, ma chi riesce ad immaginarsi lo stesso Gesù che, scendendo da un auto o da un'aereo, elargisca parabole costruttive, accuse di ingiustizie, e, qua e là, qualche miracolo che tiene nascosto?

Basterebbe che qualcuno, per esempio il nostro più caro amico, ci dica "Prendi la mia Mercedes, la mia villa, il mio conto in banca... io mi ritiro in cima al Monte Generoso" per farlo rinchiudere in manicomio, anche se purtroppo qualcuno ne approfitterebbe. Anche San Francesco d'Assisi fu ritenuto un folle, e qualcuno lo ritiene tale ancora adesso; la chiesa stessa lo ha santificato ma non ha tenuto conto di quanto egli disse davanti al Papa ed ai cardinali, fu solo detto che era giusto ciò che diceva ... più o meno come si assecondano certe persone affette da turbe psichiche.

Belle frasi, belle parole, un agire corretto sono reputate, al giorno d'oggi, segno di debolezza e di squilibrio mentale. Se non si è santi, inteso nel vero senso di evoluzione spirituale verso Dio, è facile sentirsi aggrediti da situazioni contrarie al proposito di correttezza, e questo porta ad essere troppo "diversi" per venir considerati sani di mente.

Accettare la corruzione che ci circonda, l'ipocrisia, la falsità, significa esserne partecipi, esattamente come quando diciamo che ladro è chi ruba ma anche chi tiene il sacco e chi fa il palo! È impossibile, per una persona semplice, combattere certi si­stemi, certe situazioni che stanno divenendo sempre più insopportabili, l'unica possibilità è quella di cercare di costruire un nuovo modo di agire e di pensare, gettare le basi di quel Regno che, stoltezza, viene ritenuto utopico perché tanto tutti mangiano e fanno i loro comodi.

Dopo che si è combattuto a lungo per certe ideologie, ci si trova sempre al punto di partenza perché chi ci stava seguen­do si è perso, o forse non ci ha mai seguito. Il mondo intero ti crolla addosso, ti rendi conto che sei stato solo usato e che oltretutto ti si ritiene ancora irresponsabile delle tue azioni ... per ignoranza o per avidità o per interessi deleteri.

Ormai sei finito, sei vuoto ... sei pieno di rabbia, di problemi, di accuse ... di desiderio di vivere come secondo te va intesa la vita. Dio è in tutti noi e dobbiamo vederlo prima di tutto negli altri che non in noi stessi, ma quando la sua immagine negli altri è l'opposto di quella che dovrebbe essere allora giungi a dubitare persino dell'essere e dell'esistenza.

La Logica – Parte 2

by Massimo Enzo Grandi e Alcuni Interlocutori

è in atto una dissertazione sul termine "Logica" in seguito al post di Roberto (peraltro esatto e condiviso)....

Massimo: ripartiamo con una breve puntualizzazione. "Non esiste cosa che non si possa spiegare con la logica" è una verità sacrosanta, ma la logica in cosa consiste esattamente? è inequivocabile e unica per tutti? da parte mia direi di no... alcune cose che per me sono perfettamente logiche non lo sono per altre persone...

Considerato l’orario (circa le 23:00) e che nessuno risponde, vado a letto. La discussione continua il giorno dopo)

Ettore: e quello che penso anch'io

Anna: no, la logica non è uguale per tutto e per tutti neanche per le cose più logiche, ci sono persone e o situazioni per cui la loro logica ti sembra del tutto illogica, però per loro è logico

 

Ettore: Quella è matematica non logica... hihihihihihi dai la prendo un po' sul ridere... come si dice... a si.. lol

Anna: sei sicuro che due + due faccia sempre quattro? e se ti dicessi che avevo non una lampadina ma un telecomando che funzionava a pile scariche? da dove la prendeva l'energia? tra le persone soprattutto nel mondo di oggi funziona un sistema di logica che è del tutto contrario alla logica ma che è diventato uno schema di vita che sarebbe da escludere usando la logica

Roberto: due + due non potrà mai fare 5 per la logica di qualcuno, una certa massa non può mai esplodere senza un energia che lo permetta, un essere non può muoversi senza una forma di energia di qualche tipo che lo permetta, una lampadina non può funzionare con i fili staccati, la logica se usata correttamente E UNA, e qualcuno non la può pensare in modo differente, oppure si, però nel suo discorso ci sarà sempre qualcosa di in razionale, che deve cercare e comprendere da solo, un motore a scoppio per esempio è tutto calcolato e logico, come un computer o una playstation, se sbagli qualcosa nel programmarla quella poi non funziona più, ma se la persona ha commesso questo errore non è perchè la sua logica la pensa cosi e basta, ma perchè non ha tenuto conto di quel determinato passaggio logico che se poi la playstation avesse funzionato sarebbe stato solo per magia, senò se fosse come dite voi una persona quando fa una certa cosa che funziona, ma che un altro non è d'accordo su quale procedimento si usa, allora poi quando vede che funziona che pensa, che funzioni per magia con quel procedimento? e come se uno ti dice che 2+2 fa 5 al posto di 4, tu non ci credi, ma poi alla fine è sperimentato che è cosi, allora tu credi che ciò è una cosa in razionale, capite quello che voglio dire? una persona nella realtà con tutti i suoi procedimenti logici va in contrasto con un altra persona che usa altri procedimenti logici, quella persona che stà sbagliando non ha ragionato completamente su tutto l'argomento di cui si parla, ma solo una parte che è razionale, poi ci ragiona meglio e vede che ciò che ha detto di razionale va in contrasto con qualcosa che con la spiegazione da lui data sarebbe in razionale, se fatta comprendere con successo la persona penserà esattamente come la pensa la persona che dice il giusto, quindi cari miei SI la logica è una per tutti, si deve solo usare bene tenendo conto di tutti i fattori se tutti la vedono con logica diversa, una persona potrebbe dire che 2+2 fa 4 un altra che fa 7 un altra ancora che fa 9, non esisterebbe la matematica a sto punto, e tutte le scoperte degli scienziati non sarebbero pubblicate, invece la gente ragiona con la stessa logica ad un fatto (no una teoria) di un determinato scienziato e si capisce che quello che dice è reale, basta che però non siano teorie mollate senza un filo di ragionamento, li tutti la possono pensare come vogliono, vedete, ecco la cosa in razionale del vostro pensare, se fosse come dite voi ci sarebbe gente che ha una logica esatta ed altri che con tutta la logica che usano sono convinti dell’errato, ed anche se si spiegherebbe logicamente passo passo come funzioni (2 caramelle insieme ad altre 2 caramelle fanno 4 caramelle) non capirebbe comunque perché sia cosi (fanno 5 caramelle) e va in contrasto pure col fatto che poi per alcune persone niente ha una logica, manco nel mondo materiale, certo un calcolo non lo può mai sbagliare nessuno, ma una cosa molto lunga e complicata e facile che qualcuno incappi ad errare, ma spiegato l’errore non può continuare a pensarla cosi, ammeno che non abbia capito ancora il suo errore.

Ettore: La fisica quantistica e la scienza delle possibilità non della logica... li la logica non ha uno schema preciso... persino la scienza non riesce a spiegare tutto... se vogliamo essere pignoli, ma veramente pignoli allora... i viaggi astrali e le esperienze paranormali in generale non esisterebbero, perchè non possono essere dimostrate e non anno logica e quel punto... più logica, dalla scienza non ce niente... quindi se la scienza dice che queste cose non esistono, non esistono neanche per la logica... perchè queste esperienze sono praticamente illogiche a livello razionale comune... quindi...! poi chi ti dice che 2+2 non possa fare 5... l'universo e multi dimensionale ricordatelo, ed i mondi paralleli sono presso che infiniti... quindi se ce un mondo dove 2+2 fa 4 esiste un mondo parallelo dove 2+2 fa 5... la leggi della fisica funzionano solo nella dimensione fisica se no non si chiamerebbe fisica... e non venirmi a dire che i viaggi astrali sono logici, perché possono essere spiegati, perché se lo vai a dire ad uno scienziato come minimo ti prende per pazzo... quindi la logica non ha logica, e stavolta nel vero senso della parola

Roberto: mi vorresti dire che un altro universo potrebbe essere inrazionale? perchè questa si chiama inrazionalità, allora il 5° numero apparirebbe dal nulla? materia che appare dal nulla? casomai comunque l'essere umano non può spiegare certe cose, non la scenza e poi perchè secondo tè possibilità non può esser loggica? ma dai, ragionate su quello che dite, e comunque ettore quello dei numeri era un velocissimo esempio per non parlae ore ed ore di un mecanismo complesso

Ettore: no non dico che un altro universo può essere irrazionale, ma che in quel universo esistono altre leggi fisiche che saranno differenti dalle nostre e che per noi sono illogiche, ma sai una cosa, la logica e l'irrazionale sono illusioni a questo punto, perché basterebbe cambiare universo per vedere che quello che è logico può diventare illogico...

Ettore: qui sei tu che che la fai semplice no io... se fosse tutto calcolato nei minimi dettagli io mondo sarebbe molto diverso da com'è ora...

Roberto: si, ma uno in un altra dimensione in questo modo potrebbe creare dal nulla migliardi di oggetti, solo sommandoli, 2 caramelle + 2 caramelle= 5 caramelle e se ne crea all'infinito

Ettore: prendi per esempio il tempo... il tempo non è lineare... e quindi come fa a essere logico... questo significa che non esiste un solo tipo di logica ma molteplici

Roberto: vabbè, pensando logicamente comunque non ho torto, ma se saltiamo completamente la parte loggica del nostro cervello sarete sempre voi ad avere ragione, e questo si chiama inbrogliare -_-

Ettore: ??? non ho capito quello che intendi per imbrogliare...

Roberto: il tempo caro mio Ettore è una cosa creata dal nostro cervello, non esiste, non ha forma, non è ne lineare ne tonda ne quadrata! intendo che voi siete d'accordo con lirrazionale, l'inrazionale porta al caos e alla distruzione della realtà, se siete d'accordo con l'irazionale sarete sempre voi ad avere ragione.
BASTA! l'universo è quadrato, 2 + 2 fa 123543653546 e io mi muovo con la maggia!

Ettore: ti sbagli caro roberto... anno fatto un esperimento in cui due orologi calibrati minuziosamente alle perfezione per segnare la stessa ora, uno e stato mandato nello spazio e una e rimasto sulla terra... sai cosa è successo? una dei due era più avanti del altro... il tempo non e uguale da per tutto, leggi la teoria della relatività... io non sono un esperto sull'argomento ma mi sembra che più si va veloci e più il tempo rallenta si dice che se si raggiungesse la velocità della luce il tempo si fermerebbe a dirittura...

Roberto: COSA!! certo che noi da un altra parte dell'universo vediamo il tempo in dietro, e tutto logico

Ettore: Quindi ci sta dando degli imbroglioni? e non dire che la prendo sul personale, perchè lo ai scritto... ma non mi fa ne caldo ne freddo, io non me la prendo per cosi poco, tanto stiamo solo discutendo

Roberto: dipende dalla luce

Roberto: per esempio una stella che esplode a distanza di migliardi di trigliardi di chilometri la vediamo dopo, perchè la luce pure ha una velocità, dopo 10 anni arriverà la lucè dell'esplosione della stella, e lo stesso e per il tempo

Roberto: cosa c'è di inrazionale!

Ettore: ma cosa stai dicendo... fino ad ora ai detto che il tempo e solo un illusione e che è creata dal cervello... dai roberto non rampicarti sugli specchi...

Roberto: ALLORA NON CAPISCI

Ettore: si solo questo... per esempio la luce del sole ci impiega circa 8 minuti per arrivare sulla terra

Roberto: NON E' TUTTO ISTANTANEO, TUTTO HA UNA VELOCITA' E NOI ABBIAMO INVENTATO IL TEMPO SOLO COME STRUMENTO DI MISURA, NON E' NIENTE DI FISICO, SONO COME I METRI

Roberto: IL TEMPO E LINEARE, CHE INTENDI CON QUESTO, NON HA FORMA! E PERCHE' NON DOVREBBE AVERE LOGICA??

Ettore: no ti sbagli... il tempo esiste... qui sul piano fisico e lineare quindi prevale sempre il presente... piu o meno almeno... ma nell'astrale per esempio e gia tutto li insieme

Roberto: esiste come cosa non fisica e come strumento di misura, il presente e sempre questo, non c'è un momento che non sia presente, oggi e presente domani pure, mai una volta che sia passato o futuro, MA VA, MI DICI COSA C'E DI INRAZIONALE NEL TEMPO? E' LINEARE, E QUINDI?

Ettore: perchè se avesse logica sarebbe anche calcolato...

Roberto: ‎? non capisco che intendi, vuoi una formula matematica??

Ettore senti Roberto il tempo non è lineare, vai a leggerti la teoria della relatività

Roberto: è come dire dammi una formula matematica di questo sasso

Roberto: non mi interessa com'è e come non è, dimmi cosa è che non ha loggica, trovo la logica nell'astrale e nella vita dopo la morte perchè secondo te il tempo non avrebbe loggica per me. su, cos'è che è inrazionale di questa teoria

Ettore: no non voglio una formula matematica... tu nei commenti precendenti ai detto che la logica e come la matematica non può variare ( lo detta a parole mie mo vai a ricordare come lo ai scritto...)

Roberto: ora prendo la logica e la brucio, cosi posso creare caramelle dal nulla con 2+2=5 e mi strafaccio di caramelle, ma che vi pare che in anni di evoluzione della nostra logica alla fine tutto il potenziale ragiunto non serva a niente, perche tanto tutto è inrazionale? mai una volta che qualcuno mi dice si, hai ragione, pur di dire no metterebero sottosopra l'intero universo credendo che è tutto in razionale!

Ettore: ci stiamo perdendo nella parole.... tu ai detto che esiste solo una logica ... quindi se esiste solo una logica esiste solo una versione di verità... io invece sto dicendo che esistono più logiche e che possono variare a seconda delle situazioni e di che cosa si sta parlando... per esempio le persone non anno la stessa logica, ognuno può arrivare a una conclusione diversa perchè anno una logica di ragionamento diversa... se no saremmo tutti uguali... itler pensava che fossimo tutti inferiori a confronto della razza ariana... e ci voleva sterminare tutti per poi far sopravalere solo la sua di razza... dimmi per te non è una cosa assurda? non ha logica! eppure per lui aveva senso... era la sua logica... lui era la razza pura e noi i pezzenti da sterminare...

(da qui in poi i post di Roberto sono stati cancellati…)

Ettore: si sono fuori di testa per te perchè abbiamo 2 modi di pensare diverso e quindi 2 logiche differenti

Ettore: no io non ho mai detto che "ORA CHE SIAMO TUTTI UGUALI PER LA LOGICA" caso mai il contrari io credo che ognuno a una logica diversa

Ettore: ma mi dici che centra il computer??? stiamo parlando di logica umana

Ettore: la smetti di compararci a dei stupidi PC

Ettore: io ti ho detto che ogni cosa ha una sua logica... ce una per costruire i computer una per fare la pizza una per la matematica una per le persone e anche qui varia a persona a persona ecc... tutto a una sua logica quindi non è uguale... io non sono irrazionale ma semplicemente ragioniamo in2 modi troppo siferenti per sino per capirci

Ettore: come ho detto su prima ci sono delle varianti... dipende da cosa stiamo parlando, se parliamo di persone e un conto se parliamo di computer e un altro...

Ettore: va bene facciamo cosi, ti do ragione cosi la smetti di dire che non ai mai ragione e posso andare a dormire che e tardi... pensala come vuoi che io e gli altri 2 imbroglioni la pensiamo in un altro modo ( non mi sono offeso non ce lo conte e non mi stai antipatico) mi sono solo stufato di discutere perdendo il punto del discorso e dicendo cose strane per cercar di far capire a te cose per te non anno senso e poi ho sonno quindi vado a letto con la mia logica diversa... notte notte -.- ...

Ettore: fai come vuoi io non mi metto a discutere più chi a ragione e chi a torto... non mi va di fare il bambino... NOTTE...

Ettore: indem NOTTE

Ettore: non ti ho dato del bambino era riferito a me che non mi andava di fare il bambino... NOTTE _O_ (scombussolato)

Ettore: (scombussolato) non a te ma ha questo... _O_

Ettore: visto di ho inquatdrato

Ettore: sapevo che lo stavi per dire

Ettore: se senti che è la tua... ma in realtà era la mia di faccia sotto sopra, ma te la cedo volentieri NOTTE

La Logica – Parte 1

Massimo Enzo Grandi e alcuni interlocutori

Roberto: secondo me non esiste cosa che non si possa spiegare con la logica, mondi paralleli, vita dopo la morte, strani avvenimenti ecc hanno tutti anch’essi una spiegazione matematica e fisica, che noi umani riusciamo a comprendere fino ad un certo punto, non esiste magia, tutto é razionale.

Rosalba: Non sempre si riesce a spiegare tutto con la logica

Massimo: ah ecco... e che cos'è la logica?

Rosalba: come non lo sai? Ciò mi meraviglia.

Massmo: vedo che io so molto meno di chiunque altro.... forse non merito nemmeno di far parte di questo gruppo...

Rosalba: Non sei il solo credimi

Roberto: Rosalba ti garantisco di si, solo che noi a volte non ne abbiamo la capacità per la grande complessità di certe cose

Massimo: Roberto, più che "capacità" si potrebbe dire "conoscenza"

Roberto: No, la conoscienza è quella che si ha leggendo e studiando

Massimo: …e sperimentando in primo luogo...

Roberto: quà si parla di capire le cose con la logica, con procedimenti fisici calcolati, per esempio, Einstein non ha scoperto certe formule matematiche con la conoscenza, ma con la logica.

Massimo: cioè secondo te se non fosse andato a scuola avrebbe comunque dedotto che la forza dell'energia motrice equivale al quadrato della massa?

Roberto: ma perchè, secondo tè stà teoria l'ha letta da qualche parte?

Massimo: a me sembra che invece conoscendo il funzionamento di certi fenomeni, riusciamo a farli rientrare nel nostro sistema logico di porre certi elementi nei ragionamenti che contraddistinguono ogni essere..

Roberto: certo, un minimo di conoscenza ci vuole, per esempio

Massimo: tu in questo momento staii dimostrando un buon uso della logica

Massimo: probabilmente alcuni anni fa, semmai non eri a conoscenza per esempio di certi fenomeni che spesso si definiscono "paranormali", non saresti giunto a scriver la frase che hai postato

Roberto: se non fosse per quella saremo robot, a differenza dei computer che sono tutti memoria noi abbiamo la mitica logica, infatti i computer non possono inventare qualcosa

Massimo: non vorrei che credessi che stò dicendo che hai torto, tutt'altro, questa pagina serve proprio per discutere di queste cose ed entrare anche nella "logica" di altre esperienze. Non possiamo parlare di apertura mentale quando non sappiamo dare una spiegazione alla logica

Roberto: pero vedi noi conosciamo molte cose grazie alla logica, non tutto poi si può vedere, quindi li deve entrare in gioco la logica che ti fa capire come dovrebbe essere un determinato fatto, tutte le cose che studiamo a scuola sono state prima scoperte con la logica da persone ormai morte

Roberto: che intendi? puoi spiegare meglio?

Massimo: sono un po' di fretta, scusa.. sono nella logica di un "risotto" (lol)
intendevo dire che ciò che "ci è stato" tramandato dalle "persone morte" (come dici tu) ci semplifica tantissimo le cose in quanto ci vengono spiegate senza doverci scervellare in prima persona a sviluppare le varie teorie, ciò però ci porta sempre a porci nuove domande, a cercare nuove risposte. Entrando in contatto con certe situazini "paranormali" molte delle cose "logiche" che abbiamo appreso a livello scolastico scompaiono e ci troviamo confrontati con "logiche" di altre materie (spirituali, esoteriche, mistiche ecc.). Un buon insegnante a scuola per esempio non si limita a farti imparare che 2x2 fa 4, ma ti fa entrare appunto nella "logica" della matematica, quando scopri chi è veramente in "noi" che pensa e "crea" la realtà incui viviamo, scopri anche che la logica è una nostra creazione...

Roberto: tutto è una nostra creazione, questo come l'hai capito? con la logica, non avresti capito niente se non fosse stato per quella,quindi potrebbe essere solo una creazione della tua mente anche questa frase che hai appena detto se è cosi, no? poi non tutte le cose della scuola sono esatte, materie completamente esatte sono la matematica e la fisica, comunque guarda che le logiche delle altre materie come matematica e fisica non è vero che vanno in contrasto con quelle paranormali ecc dimmi almeno una formula fisica che va in contrasto bè, casomai vanno in contrasto con le teorie senza prove di alcuni scienziati che pensano che esisti solo una dimensione.

Massimo: ‎(sempre di fretta, scusa)... già alla semplice corrente elettrica non è ancora stata data una connotazione che ne spieghi "l'essenza"... la religione "cattolica" ci dice di "accettare" semplicemente moltissime delle asserzioni alla base del "Credo" senza farci domande... come dici tu sono arrivato alla conclusione che tutto è una nostra creazione grazie alla mia logica... che però ho costruito sulle varie esperienze "paranormali" (di cui in seguito ho trovato moltissime corrispondenze negli insegnamenti di "predecessori" che le hanno esposte con la "loro" logica"). Quando si cominciò a parlare di "Ego", il termine "Ego" assunse il significato anche di "ciò che ci crea il mondo che conosciamo"... in seguito ci si è addentrati sempre più nel significato di "ciò che crea il mondo che conosciamo" vedendolo come ben lontano dall'Ego della psicanalisi... Dal momento che tu SAI di essere Dio, la logica è il tuo modo di costruirti il mondo, ma assolutamente non vuol dire che sei superiore agli altri, tutt'altro! ti mette in condizione di apprendere da "ciò" che ti sembra entri in contrasto con il tuo "Essere"...
Tutti possono dire: "siamo una cosa sola" e poco oltre dire: "Io lo sò perchè X o perché Y....". Quando invece si entra nello stesso stato di "essere Dio" ... è logico esserlo, punto e basta... ora però devo "scappare", grazie per questo dialogo costruttivo

Roberto: la corrente elettrica noi non la vediamo realmente manco se con un potentissimo microscopio la osserviamo, perchè ciò che osserviamo sono solo impulsi elettrici del nostro cervello, non ha una forma l'energia, e non esiste realmente la materia, E' vero, dovremmo accettare e basta come è tutto, senza dover sempre spiegare com'è che sia possibile tutto, poi come ho detto prima noi non possiamo arrivare a comprendere certe cose con la nostra mente, abbiamo un limite, comunque guarda che la logica è l'unico modo per costruirci il mondo e poi io non mi sento superiore a nessuno, semplicemente voglio far ragionare la gente, e poi in base a quello che dico possono capire con la loro logica se è giusto o no, io dico solo che tutto è razionale, ma questo non vuol dire che dobbiamo metterci alla ricerca di tutti i meccanismi che portano a com'è ora tutto, è inutile, perchè più capiamo e più nascono nuove domande, non possiamo comprendere tutto.

Ettore: Ma che cos'è la logica? è sempre conforme alle credenze delle culture delle civiltà? persino la logica non ha una logica... ho si? cos'è che ci spinge ad usarla? da dove proviene? qual'è quel evento che ci fa fare quei calcoli più o meno esatti?... non sò se si possa dare spiegazione a queste domande, ma usando la "LOGICA" direi che essa è frutto delle nostre esperienze e delle esperienze collettive (sempre se esistono)... la coscienza e una manifestazione di Dio, (Energia creatrice che tutto crea) ma che si reincarna per fare altre esperienze per elevare il suo stato di conoscenza e consapevolezza... Quindi direi che la logica sia solo un'altra forma di conoscenza, e come noi sapiamo la conoscenza deriva sempre dall'esperienza personale (e forse anche quella collettiva se esiste)... quindi direi che... la logica sia un'altra forma di pensiero cosciente, che utilizza la nostra conoscenza acquisita della nostre esperienze personali e non (Cioè collettive)... per dare spiegazione a tutto ciò che è Dio, quindi a noi stessi...

Massimo: orrei anche dire che il termine "logica" non è esclusivamente una cosa "unica" ed inequivocabile, ogniuno ha la sua particolare logica che, in linea di massima, segue delle connotazioni comuni principalmente come essere umano, poi come "razza", poi come credo religioso eccetera eccetera, ciò non toglie che se ti metti a discutere con alcune persone per esempio all'interno di un istituto per malattie mentali, trovi che in questo "gruppo" di persone esiste comunque una "logica" comune che ai nostri occhi è assolutamente "illogica"... un esempio l'ho avuto da una persona che ho conosciuta anni fa, riusciva a compiere (senza l'ausilio di calcolatrice) delle somme di un tot di cifre ottenendo il risultato finale esatto ma con una logica che nessuno riusciva a seguire... per esempio 3 + 4=19, 19 + 40=3, 3 + 21=68 ... sia io che i miei colleghi eravamo allibiti in quanto non siamo mai riusciti ad "entrare" nella logica che portava dei calcoli così astrusi ottenendo comunque il risultato corretto. Dal momento che anch'io mi pongo delle domande di cui non conosco le risposte, ma mi dò comunque la risposta, per me ciò è logico, ma non lo è per moltissime altre persone...
Anche in questo contesto del bellissimo dialogo tra me, Roberto ed Ettore si può notare come stiamo usando differenti "approcci" al significato del termine "logica", e siamo tutti nel giusto (o almeno io vedo la correttezza dell'esposizione di Roberto e di quella di Ettore), se qualcuno forse intravede delle incongruenze, ciò è dovuto esclusivamente ad una "logica analitica" non in sintonia.
Pensiamo anche alla "logica" di quel ragazzo che è stato arrestato per i fatti di sangue ad Oslo, quella è la sua logica. Non significa che sia corretta la sua (o la nostra), semplicemente quella è la sua logica....

Massimo: Roberto, prima accennavi anche al fatto che essere privi di logica in un certo senso equivale ad essere come dei robot, accennavi anche alla memoria dei computer, occorre però dire che anche un robot ed un computer sono stati assemblati ed impostati mediante la "logica" di un essere umano, quindi anche questi funzionano con una cosiddetta "logica" che si può recepire o meno. Ad esempio anni fa i primi computer casalinghi non erano così complessi, ci si costuiva il proprio programmino riga per riga dando le varie istruzioni alle posizioni del cursore, del comportamento dello schermo (rigorosamente bianco, verde o arancio su nero) e non esisteva neppure il disco fisso o i CD e le penne USB ecc.. Tutto andava su dischetti plastificati sui quali al giorno d'oggi non potresti neppure memorizzare un SMS del telefonino. Bene, l'uso di queste macchine ha sviluppato una certa conoscenza dell'uso del computer ben diversa di quella di chi lo accende e si trova il sistema operativo Windows 7 o MAC os XX, quindi la logica che entra in me entra in funzione quando io eseguo determinati operazioni usando sofisticati programmi sul PC è ben diversa da chi non ha mai avuto questo genere di "esperienza". Sei quindi d'accordo che per tua praticità la "logica" è decisamente sintetizzata per permetterci di andare oltre con le nostre scoperte e le nostre ricerche. Se io avessi avuto a disposizione Internet nel 1980, sai quanto tempo avrei risparmiato per "dissetarmi" con tutte le cose meravigliose che oggi ti sono disponibili con un solo click? (anche se non tutto va preso come oro colato ciò in cui ci si imbatte, infatti è la nostra logica e le nostre molteplici "coscienze" (Ettore!!!) che ci aiutano a discernere le cavolate dalle cose serie, anche se le cavolate ci dovrebbero spronare a rianalizzare almeno per un attimo le nostre convinzioni...)

Ettore: Quindi quel che ho detto è giusto... noi traiamo conoscenza non solo dalle nostre esperienze personali ma anche della esperienze collettive, tramite intuizioni... giusto? e questo che mi sto chiedendo...

Roberto: ‎"Quindi direi che la logica sia solo un'altra forma di conoscenza, e come noi sapiamo la conoscenza deriva sempre dall'esperienza personale (e forse anche quella collettiva se esiste)... quindi direi che... la logica sia un'altra forma di pensiero cosciente, che utilizza la nostra conoscenza acquisita della nostre esperienze personali e non (Cioè collettive)... per dare spiegazione a tutto ciò che è Dio, quindi a noi stessi..." Ettore secondo te cosa hai usato fin ora per dedurre tutte ste cose sulla logica ;) ecco spiegato in breve tempo cos'è la logica, comunque dire che la logica non ha logica se ci pensi bene è come dire che tutto quello che dici non è vero, e che 2 + 2 potrebbe fare 100 XD e poi la logica vera e giusta è una sola e basta. Comunque Massimo Grandi io vado all' industriale, faccio elettronica, voglio inscrivermi alla robotica e sono abbastanza informato sull'argomento, i computer funzionano con la memoria, questa memoria è organizzata da altra memoria per far compiere determinate azioni al computer in base agli input ricevuti, praticamente funziona per programmazione, se noi non avessimo logica saremmo come morti, gente programmata a fare sempre le solite azioni, e poi chi glieli da l'input per far agire il computer se no una mente logica? la logica è tutto quello che ci fa dire, pensare, dedurre, distinguere le verità dalle falsità, e altre migliaia di cose, la memoria è solo uno strumento che utilizza la logica per poter ricordare ciò che la logica deve elaborare, infatti se fossimo solo memoria, come nel computer avremmo bisogno qualcuno che ci programmi o ci manda gli imput per farci agire, la nostra logica a volte utilizza la memoria molto potente del pc, derivante dalla logica umana stessa.

Massimo: Roberto, esatto, hai ragione ma è solo questione di comprendere cosa qualcuno intende usando appunto un termine (come appunto "logica") o una frase... per esempio qui scrivi "la memoria è solo uno strumento che utilizza la logica per poter ricordare ciò che la logica deve elaborare"... direi che è dunque facile non comprendere se intendi che è la memoria che utilizza la logica oppure l'opposto

Roberto: la memoria, cioè ciò che sappiamo, puro e unico sapere, sapere che la terra è tonda, la logica ha portato a capire questo e la memorizzato nella memoria, per ricordarlo

Ettore: Roberto in fatti nel commento ho scritto..."ma usando la "LOGICA" direi che...".... poi ho scritto " persino la logica non ha una logica... ho si?" era un contemplare con me stesso se la logica sia appunto una ho se ognuno ce la diversa... vedi? non ai capito quello che volevo dire... questo significa che non sei entrato nel mio modo di ragionare e non ai capito ... la logica e sempre un pensiero, un ragionare sulle nostre conoscenze e cercar di dare risposta a quello che non sappiamo... quindi direi che... la logica sia un'altra forma di pensiero cosciente, che utilizza la nostra conoscenza acquisita della nostre esperienze personali e non... tu per utilizzare la logica... pensi, e da dove trai spiegazioni? dalle tue conoscenze, che ai appreso tramite le esperienze personali e anche dalle esperienze collettive... e da li che si trae spiegazione e quindi logica... sei entrato nella mia logica di ragionamento?

Massimo:  :-S ... da profano io vedo più come un "processo logico" il fatto di "portare le informazioni nella memoria", non come logica... ho l'impressione che stiamo utilizzano il termine "logica" riferito all'elaborazione meccanica piuttosto che la "logica" della mente umana che soggiace a impulsi decisamente diversi (la volontà per esempio che è un'espressione del nostro essere e non un intervento meccanico programmato)

Roberto: meccanico e programmato? le cose programmate ti ricordo che non funzionano con la logica :) la logica non può sembrare meccanica e programmata, ma è una cosa molto complicata che ci rende pieni di possibilità decisionali, comunque hai ragione ho scritto come se la logica fosse un canale per il passaggio delle informazioni XD comunque intendevo che la logica "CREA" le informazioni da memorizzare nella memoria.

Massimo: lo vedo più come un atto di "elaborazione" che non di "creazione" delle informazioni... la memorizzazione nel corpo mentale umano avviene anche in modo inconsapevole ed incoscente rispetto alla nostra mente attiva... passiamo ad un nuovo post, che questo si stà allungando troppo...

(Vedi la mia ripresa nel capitolo seguente, malgrado qui siano stati comunque aggiunti altri commenti)

Roberto: Ettore hai raggione, ho capito male quello che tu intendevi, comunque sul fatto che si trae spiegazione di tutto dalle conoscienze che fai è una cosa propio errata, tu per esempio devi dare spiegazione al perchè le giraffe hanno il collo lungo, ti metti a cercare sui libri e trovi la spiegazione : l'evoluzione negli anni li ha portati in questo stato per poter arrivare a mangiare pure le foglie degli alberi più alti, tu hai solo memorizzato ciò, ma non hai capito effettivamente, non avendo una loggica il perchè concretamente è cosi, secondo te i computer capiscono quello che gli memorizzi sopra? non sanno neanche cosa vogliono dire tutti quei file, neanche le cose più semplici, non hanno una loggica che li elabora, ma noi avendola elaboriamo quelle informazioni capendo tutto, e comunque ettore quella cosa qualcuno deve averla pur scoperta con la logica, poi se per caso vedi un albero storto e ti chiedi perche è storto, anche se è ovvio, essendocci magari una pietra di sopra tu comunque anche se incredibilmente semplicie non lo capirai mai non avendo manco un minimo di loggica, può sembrarti inpossibile che tu non lo possa capire ma è cosi se fossi tutto memoria, anzi, non te lo chiederesti manco e basta.
Massimo, la logica elabora ciò che è nella memoria, facendoti capire il perchè di quello che hai studiato per esempio, ma sempre e comunque tutto ciò che è memoria ed è stato memorizzato nei libri è stato creato dalla logica, ameno che qualcuno senza motivo prende un albero e lo disegna su un foglio, questo è copiare ed incollare una cosa qualunque che si può vedere e che non ha niente da far capire, una forma non deve avere una logica.

Alessandro: secondo me proprio no. Anzi il contrario. Fino ad certo punto arriva la scienza, poi subentra altro, chiamamola spiritualità.. Eh, Roberto..!

Roberto: la scienza si ferma sulla materia forse, quindi forse hai ragione, ma comunque spirituale o no tutto ha una logica ed è razionale, ti sembrerà di no, ma tutto ha una spiegazione logica, tanto complicata che noi non possiamo neanche renderci conto.

Alessandro: No. Io son del parere contrario, poi ognuno è libero di scegliere ciò che vuole. Per me non esiste solo la razionalità e dar un significato reale o tantomeno scientifico a tutto. La logica per me arriva fino ad un certo punto. Questione di pensieri. Un po' alla volta e secondo mi darai ragione..

Roberto: e dipende da come usi tu la logica, per esempio per dire questo quali fattori hai usato? come hai capito ciò? con la logica? io direi di si, ma non hai tutti i fattori per dirlo, la tua è una teoria.

Alessandro: si, anzi la mia non è teoria è scelta.. La mia per anni era cercar di dare una spiegazione logica, poi pian piano mi son visto il mondo sotto altri aspetti ed ora usa la logica quando serve, altri strumenti per altro.. Certamente non avrò tutta la logica che una persona potrà avere, ma.. io la vedo così. Altri la vedano come vogliono.

Roberto: ma non puoi spiegare il tutto stesso di cui fai parte con la tua mente, abbiamo un limite, è normale ad un certo punto bloccarsi, comunque solo dio sa tutto, essendo egli stesso tutto, noi siamo una piccolissima parte del tutto, quindi di dio, e non possiamo con la nostra mente comprendere certe cose, comunque hai ragione, ognuno la pensi come vuole poi.

Alessandro: il mio è un percorso di crescita. Ovvio che non so tutto. Ovvio che non dare una spiegazione logica a tutto e un'altra spiegazione con altri metodi, altrimenti saprei tutto. Impossible for me!

Come, Cosa, Quando?

by Massimo Enzo Grandi

Sono moltissime le cose che influiscono sul comportamento di una persona, sul suo modo di pensare, di agire,… di trarre delle conclusioni.

Spesso le influenze sono palesi e facilmente ricollegabili ad eventi ancora vivi e ben distinti nei ricordi, altre volte invece sono ben celate ed accuratamente nascoste alla nostra mente, ai nostri ricordi.

Può trattarsi di eventi isolati che scalfiggono in modo chiaro ed indelebile la struttura della nostra personalità oppure possono essere diverse situazioni anche non collegate tra di loro che formano una sorta di fardello che appesantisce e rende più arduo il suo smaltimento.

L’ideale sarebbe vivere esclusivamente nel presente evitando di pensare ai tempi che non sono quelli dell’”ora e adesso” ma nel caso che il nostro “ora e adesso” non risulti felice e soddisfacente significa che abbiamo perso il filo conduttore dell’ideologia del presente, quindi l’analizzare il nostro passato può essere utile per migliorarle tale ideologia affinché anche “domani” ne possiamo essere sempre più coscienti.

Una cosa importante è la predisposizione nell’accettare quanto man mano riportiamo alla luce senza giudicare, senza quindi accettare o rifiutare ciecamente tutto quanto riporteremo al “presente” durante il viaggio all’interno del nostro pensiero. Eventi o situazioni che potrebbero apparirci a prima vista negativi potrebbero invece risultare positivi e viceversa. Una volta convinti di ciò possiamo passare direttamente alla prima parte dei nostri “esercizi” nella quale dobbiamo impegnarci in modo serio per trovare il capo della matassa che vogliamo sbrogliare.

Si tratta di domande che rivolgiamo al nostro essere, che non devono essere ragionate o pensate ma che devono portare ad una risposta istintiva e sincera, il fatto di rispondere in un modo o nell’altro non implica nessun punteggio o qualifica, servono esclusivamente a mostrarci il nostro vero aspetto come se ci si guardasse allo specchio, mantenendo quindi una certa distanza tra ciò che siamo e ciò che crediamo di essere.

Sono soddisfatto di come sto conducendo la mia esistenza?

Sono d’accordo che la mia esistenza sia condotta da altri?

Le decisioni importanti che prendo seguono la mia ideologia?

Sono io che decido la mia vita?

Mi lascio influenzare dal pensiero di chi mi è vicino?

Agisco spesso d’istinto?

Mi preoccupo del mio prossimo, dell’ambiente in cui vivo e della società?

Critico spesso il mio prossimo?

So assumere le mie responsabilità?

Sono sincero con gli altri?

Sono sincero con me stesso?

Se abbiamo risposto no ad almeno tre di queste domande, e abbiamo naturalmente risposto in modo sincero, significa che qualcosa ci sta trattenendo per la camicia impedendoci l’abbandono sulle onde placide e rilassanti del presente.

Nessun’altro all’infuori di noi stessi può aiutarci, anche il migliore degli psicologi non fa altro che accompagnare il paziente sulla sua “autoguarigione” mentre il lavoro più importante viene sempre effettuato dal paziente stesso. Le domande che ci dobbiamo porre sono le stesse domande che noi potremmo porre ad un amico che ci dicesse quanto noi ci stiamo dicendo, è nostro interesse quindi ad essere il più sinceri possibile e non nasconderci nemmeno il più piccolo dei pensieri.

Alcuni esempi? Ecco semplicemente un dialogo tra me stesso:

Mi sono appena alzato, mi guardo allo specchio…

“Che faccia stupida hai oggi”

“È la mia, non posso farci nulla”

“Sarebbe ora di radersi”

“Magari più tardi ora voglio solo un buon caffè”

“Beh, ma quando sei ben rasato sei molto più carino”

“Ma chi se ne frega, tanto non devo piacere a nessuno…”

Solitamente questi pensieri passano nella nostra mente senza che ci si renda conto che li stiamo facendo, imparando ad esprimerli in modo chiaro scopriremo che un dialogo con noi stessi non è assolutamente monotono ma può rivelarci in modo ben definito alcuni pensieri o modi di pensare di cui non ci siamo mai resi conto. Ci troviamo così coinvolti automaticamente in un colloquio con il noi di ieri, dell’altro ieri o di alcuni anni fa e questo nostro “interlocutore” sarà per noi come la nostra immagine allo specchio, vale a dire noi stessi all’infuori del nostro essere. Questo nostro “riflesso” sa che può essere sincero fino in fondo con il nostro essere e viceversa.

Ci si scambiano consigli, ricordi, ci si sostiene il morale… ci si consola di non essere soli, ci si racconta solo la verità anche se fa molto male…

(to be continued…)

L’Azione

Massimo Enzo Grandi

La nostra mente é in continua elaborazione di messaggi, informazioni, conoscenze, non abbiamo bisogno di forzarla ad immagazinare tutto ciò che percepisce... abbiamo però bisogno di stimolarla per poter disporre di quanto ci serve, per ricordarci date, situazioni, emozioni.

Il nostro comportamento é una reazione automatica dovuta ad un numero elevato di fattori che abbiamo assimilato, elaborato, vagliato dalla nostra nascita. Tale é pure il nostro modo di esprimerci verbalmente, o mediante qualsiasi altro mezzo espressivo.

A volte ci capita però di esprimerci diversamente di come veramente siamo, lo facciamo per molti motivi, per timore di quanto possa causare la nostra opinione, per non deludere persone che si aspettano da noi determinate cose, per accattivarci la simpatia di qualcuno... Certo sono fini accettabili, non sono grosse menzogne. Capita però che una piccola bugia sia causa di grossi tormenti, particolarmente in terze persone, come l'innamorato o l'innamorata che fanno di tutto per compiacere l'amato convinti che sia una cosa buona per ritrovarsi poi a dover fingere una felicità inesistente o a dover sopportare addirittura il crollo di un rapporto.

Non è assolutamente cosa facile agire sempre nel modo corretto, ci si rende conto degli errori solo quando sono stati commessi, facendo ogni tanto un esame di coscienza riusciamo comunque ad evitare che qualche errore sia evitato, dobbiamo prenderci

Che Vergogna

(Massimo Enzo Grandi - 1997)

Sono uno dei tanti che da un po’ di tempo non riesce ad affrontare con serenità la propria esistenza nella ricca Svizzera. Quando non era così, ero anch’io uno di quelli che guardavano storto i disoccupati e i fruitori dell’assistenza… tutti approfittatori…

Poi le cose sono cambiate, la mia situazione ha cominciato a precipitare. Un insieme di disgrazie, problemi di salute e una bella dose di Sfortuna (con la S maiuscola) mi hanno confrontato in prima persona con il lato nero della “Vie en rose” Svizzera e, soprattutto, ticinese.

Da bravo indipendente non ho diritto alla disoccupazione, mentre il possesso di metà della casa dove abito (ma questa è un’altra storia), e di una SA con un’attività minima (al momento non redditizia e la cui vendita significherebbe la perdita di tutto quanto investitovi dal sottoscritto) fa di me comunque una persona definita “benestante”.

Tralascio, per motivi di spazio, dettagli incresciosi e incredibili ai quali mi sono trovato confrontato, ma la situazione attuale è tale che sto collezionando precetti esecutivi, pignoramenti con domande di realizzazione da parte di enti che vengono definiti sociali: Cassa cantonale di compensazione AVS e Cassa Malati…

Se da una parte l’azienda elettrica ha già provveduto ad applicare un contatore con tessera pre-pagamento, vista la mia impossibilità di versare la garanzia richiesta di Fr. 600.- in seguito ai ritardi nel pagamento delle bollette, dall’altra la società dei telefoni Swisscom mi chiede una garanzia di fr. 450.- perché in questi ultimi tempi le fatture sono sempre state pagate con forti ritardi (NB che sono state comunque pagate si le bollette che le relative esagerate spese di richiami di disattivazione e attivazione della linea…). Tutto questo perché da noi è normale che se fai fatica a pagare una fattura di 50 franchi la fattura aumenta a 150.- e per non fare la figura di privarti di un servizio “vitale” si fa in modo che sia semplicemente tu stesso a non potertelo permettere.

Fortuna vuole che in queste ultime settimane ho potuto svolgere da casa un paio di lavori.

Ho già ricevuto un acconto con il quale mi sono preso il lusso di caricare la tessera pre-pagamento per non rimanere senza corrente elettrica, il resto spero proprio di incassarlo al più presto… o almeno di incassarlo, visto che ultimamente ho avuto in più occasioni la sfortuna di non vedere un centesimo per i lavori svolti. Con quei pochi soldi cosa dovrò pagare? Cosa ha la precedenza?

Il cibo non manca, in un modo o nell’altro lo stomaco è sempre pieno… basta che il congelatore continui a funzionare ed ecco che almeno un problema è risolto… Vestiti ce ne sono, saranno fuori moda e non della mia misura ma mi permettono di non essere nudo… Un tetto sulla testa c’è fino a quando la banca non deciderà di portarmelo via…

… devo pagare i precetti esecutivi e i pignoramenti (molto sociali) della cassa malati? Perché dovrei, visto che da due anni non mi dà copertura e visto che le cure costose alle quali mi devo sottoporre non sono pagate da loro?

Pago i precetti esecutivi e i pignoramenti dell’AVS? Ma questa istituzione serve a sostenere i nostri pensionati o a fare in modo che chi non lo è ancora non ci arrivi mai?

Pago le fatture del dentista? Il riscaldamento? Mi permetto un paio di pantaloni della mia misura?

Per fortuna ho ancora amici e persone che mi danno una mano, ma sono comunque del parere che certe situazioni non dovrebbero venire a crearsi per nessuno e ho dovuto imparare sulla mia pelle che è facile giudicare negativamente quando si guardano le situazioni da un punto privilegiato…

… mio Dio… che vergogna!

…Ma siamo davvero sicuri che sono io a dovermi vergognare?…

Come lavarsene le mani

 

Le terribili cifre che mettono in evidenza il malessere economico sia in Ticino che in molti altri cantoni della “ricca” svizzera purtroppo non servono a far prendere delle decisioni e delle svolte costruttive a certe persone che hanno un posto sicuro e garantito.

È mai possibile che i problemi vengano risolti creandone degli altri ben più sottili e pericolosi? Soprattutto certe persone che si trovano in seria difficoltà vengono ulteriormente appesantite da maggiori oneri che ne aggravano ulteriormente la situazione.

Per risolvere il problema della disoccupazione è stato sufficiente ridurne il tempo di diritto, e questo con il sorriso sulle labbra per aver avuto una buona idea…

Le assicurazioni cassa malati hanno il diritto di riscuotere in qualsiasi modo il loro premio comprese delle esagerate spese supplementari (anche ingiustificate) di richiami, diffide, precetti esecutivi che si concludono addirittura con i pignoramenti eccetera, e questo anche malgrado le prestazioni siano state sospese per morosità…

Un discorso quasi simile vale anche per l’ufficio AVS che, essendo anche questo un onere “obbligatorio” non esita agli incassi forzati dei minimi dovuti e di tutte le (esagerate) spese correlate…

I fornitori di servizi di primaria importanza (quali luce, gas), non potendo sospendere direttamente l’erogazione (in quanto considerato un atto disumano) hanno trovato la soluzione con sistemi a “pre-pagamento” cosicché la colpa ricade sul disgraziato di turno che non ha provveduto in tempo a versare soldi sul suo conto o se, peggio ancora, non li ha…

Un disco a tutti i costi

(Massimo Enzo Grandi – 1995 circa)

Tirando le somme...

Nel corso delle tre serate organizzate dalla Action CH Rock - Sezione Ticino si sono toccati a grosse linee gli argomenti inerenti l'industria musicale ticinese nel mercato svizzero. 

Si è cominciato con una prima serata in cui si è discusso sull'esibizione Live, su come procacciarsi gli ingaggi, sull'utilità di un dat o mc Demo di discreto livello e sulla buona presentazione del proprio prodotto; proseguendo in una seconda conferenza sull'importanza della corretta dichiarazione delle opere alla suisa e sull'attività di quest'ultima si è giunti alla terza ed ultima serata di questa serie presentando uno studio di registrazione e una grossa casa discografica/distributrice.

Il particolare interesse di queste sedute è stato sottolineato dalle vive discussioni, nate tra i vari gruppetti disparati, al termine delle stesse, ci teniamo (Edizioni Chakra) quindi a redarre questo riassunto in modo che ognuno possa tener sempre presente ciò che è stato discusso e dove può trovare anche diverse importanti informazioni che non sono state toccate direttamente durante i collocqui.

Come inizio è forse utile stilare un piccolo dettaglio delle varie fasi e passaggi che separano l'artista, da una parte, e l'acquirente del prodotto dall'altra; per semplicità partiamo dall'ultimo procedendo a ritroso verso i diretti interessati.

per le esibizioni live

Solitamente chi organizza una serata musicale, sia che si tratti di un grosso concerto o di una semplice esibizione in un locale, compie una puntata sul numero "0 - verde" della Roulette, la copertura infatti dei costi è data dalla presenza del pubblico che, a tutti gli effetti, è la parte più importante di qualsiasi operazione commerciale-artistica. La presenza del pubblico non è mai quantificabile con sicurezza, per questo motivo l'organizzatore deve fare il possibile affinché subentri una sostanziosa promozione (pubblicità) che solitamente viene effettuata in vari modalità: a titolo gratuito da Giornali e Radio pubbliche locali, dietro modesti o meno compensi da Radio/Televisioni private e, importantissimo, con l'affissione di manifesti (solitamente sponsorizzati da medio/grosse industrie).

L'organizzatore dovrebbe anche occuparsi della messa a disposizione dei vari Service Audio/Luce, teniamo comunque bene in considerazione che, a volte, non succede e che questa incombenza spetta al gruppo che dovrà tenerne quindi considerazione allo stabilimento della cifra di ingaggio.

Nelle grosse manifestazioni vi sono anche le spese di noleggio delle sale o delle piazze, le forze di sicurezza (Polizia, Pompieri, Securitas, Sanitari ecc.), l'allestimento del palco e (non sempre) dei posti a sedere per il pubblico, spese generali e amministrative e, dulcis in fundo, l'ingaggio all'artista. Fortunatamente queste grosse manifestazioni dispongono di sponsor di rilievo che permettono di coprire tutte queste spese e spesso anche di offrire gratuitamente l'accesso del pubblico; in qualsiasi caso gli artisti ingaggiati vengono selezionati in base al grosso richiamo di pubblico che possono suscitare; se così non fosse lo (gli) sponsor non metterà più a disposizione i fondi per una seconda manifestazione decretando così il fallimento dell'organizzatore.

I medio/piccoli organizzatori (solitamente locali pubblici quali Bar, Discoteche, Night Club ecc.), sostengono in modo importante ed attivo i vari gruppi locali o meno a volte anche sostenendo di tasca propria parte o completamente le spese di ingaggio, service, ecc.

Nel caso che il gruppo abbia a disposizione un manager, sarà quest'ultimo a trattare direttamente con i vari organizzatori, ricercando gli ingaggi sia contattando gli interessati di persona oppure tramite le agenzie Booking. È responsabilità del manager che il tutto venga coordinato con precisione, che l'ingaggio permetta di avere almeno un tot di tornaconto per il gruppo, per sè stesso e, dove esiste, per l'agenzia Booking.

Attenzione però che questo tornaconto non è necessariamente in soldini che entrano tintinnanti nelle nostre tasche, quindi a volte è sufficiente che vengano recuperate le spese effettive (trasferta ed eventuale pernottamento) se questa serata ci offre altre possibilità di lavoro in cui possiamo poi guadagnarci qualcosa, per esempio esibendoci davanti ad un pubblico scelto (sempre che ne siamo veramente all'altezza) dove siano presenti anche persone che possono veramente aiutarci o, se per caso è già stato prodotto in proprio un disco, dove si possa coinvolgere il pubblico affinchè ne sia stimolato all'acquisto.

A volte si può pensare che l'aver prodotto in proprio un disco semplifichi di molto la ricerca di serate... purtroppo non è necessariamente così, questo avviene solo se il disco entra almeno all'ultimo posto delle Hit-Parade delle vendite ed affinché questo succeda bisogna fare i conti con un consistente investimento per la promozione oltre naturalmente ad un buon prodotto (principalmente come musicalità piuttosto che una qualità ineccepibile di registrazione).

La promozione deve venir programmata in ogni sua piccola sfumatura per evitare spese e perdite di tempo inutili; il suo scopo è quello di avvicinarsi il più possibile al pubblico e questo può avvenire sia direttamente oppure attraverso i media, è quindi importante fare in modo che le Redazioni delle riviste svizzere, i giornalisti specializzati, le Radio e (perché no) le TV ricevano una copia del disco con una biografia completa del gruppo (non dimenticate di inoltrare sempre una copia anche alla Fonoteca Nazionale di Lugano). Lo stesso materiale và pure inviato ai vari organizzatori (la Action CH-Rock vi può fornire le liste sia dei Media che di quest'ultimi). Fatto questo si continua a lavorare come si è fatto prima con la differenza che per ogni serata si possono contattare i vari organizzatori ed i Media a cui si è spedito il materiale e risiedenti nella zona dove ci si esibirà affinché (se tutto va bene) possano dare man forte per sucitare maggior interesse nel pubblico pagante. Non è necessario scrivere una lettera a tutti chiedendo un sostegno, basta un semplice comunicato stampa da inviare eventualmente via fax ricordandosi di specificare chi può essere contattato per maggiori informazioni (Manager, componente del gruppo ecc.). Accertarsi comunque se il locale non abbia già un servizio stampa ed eventualmente fornire subito a quest'ultimo gli indirizzi di coloro che sono già in possesso del disco di modo che venga data loro una preferenza.

Detto in breve è chiaro che più gente giunge alle nostre serate e più gli organizzatori ci terranno in considerazione.