mercoledì 13 febbraio 2013

Che Vergogna

(Massimo Enzo Grandi - 1997)

Sono uno dei tanti che da un po’ di tempo non riesce ad affrontare con serenità la propria esistenza nella ricca Svizzera. Quando non era così, ero anch’io uno di quelli che guardavano storto i disoccupati e i fruitori dell’assistenza… tutti approfittatori…

Poi le cose sono cambiate, la mia situazione ha cominciato a precipitare. Un insieme di disgrazie, problemi di salute e una bella dose di Sfortuna (con la S maiuscola) mi hanno confrontato in prima persona con il lato nero della “Vie en rose” Svizzera e, soprattutto, ticinese.

Da bravo indipendente non ho diritto alla disoccupazione, mentre il possesso di metà della casa dove abito (ma questa è un’altra storia), e di una SA con un’attività minima (al momento non redditizia e la cui vendita significherebbe la perdita di tutto quanto investitovi dal sottoscritto) fa di me comunque una persona definita “benestante”.

Tralascio, per motivi di spazio, dettagli incresciosi e incredibili ai quali mi sono trovato confrontato, ma la situazione attuale è tale che sto collezionando precetti esecutivi, pignoramenti con domande di realizzazione da parte di enti che vengono definiti sociali: Cassa cantonale di compensazione AVS e Cassa Malati…

Se da una parte l’azienda elettrica ha già provveduto ad applicare un contatore con tessera pre-pagamento, vista la mia impossibilità di versare la garanzia richiesta di Fr. 600.- in seguito ai ritardi nel pagamento delle bollette, dall’altra la società dei telefoni Swisscom mi chiede una garanzia di fr. 450.- perché in questi ultimi tempi le fatture sono sempre state pagate con forti ritardi (NB che sono state comunque pagate si le bollette che le relative esagerate spese di richiami di disattivazione e attivazione della linea…). Tutto questo perché da noi è normale che se fai fatica a pagare una fattura di 50 franchi la fattura aumenta a 150.- e per non fare la figura di privarti di un servizio “vitale” si fa in modo che sia semplicemente tu stesso a non potertelo permettere.

Fortuna vuole che in queste ultime settimane ho potuto svolgere da casa un paio di lavori.

Ho già ricevuto un acconto con il quale mi sono preso il lusso di caricare la tessera pre-pagamento per non rimanere senza corrente elettrica, il resto spero proprio di incassarlo al più presto… o almeno di incassarlo, visto che ultimamente ho avuto in più occasioni la sfortuna di non vedere un centesimo per i lavori svolti. Con quei pochi soldi cosa dovrò pagare? Cosa ha la precedenza?

Il cibo non manca, in un modo o nell’altro lo stomaco è sempre pieno… basta che il congelatore continui a funzionare ed ecco che almeno un problema è risolto… Vestiti ce ne sono, saranno fuori moda e non della mia misura ma mi permettono di non essere nudo… Un tetto sulla testa c’è fino a quando la banca non deciderà di portarmelo via…

… devo pagare i precetti esecutivi e i pignoramenti (molto sociali) della cassa malati? Perché dovrei, visto che da due anni non mi dà copertura e visto che le cure costose alle quali mi devo sottoporre non sono pagate da loro?

Pago i precetti esecutivi e i pignoramenti dell’AVS? Ma questa istituzione serve a sostenere i nostri pensionati o a fare in modo che chi non lo è ancora non ci arrivi mai?

Pago le fatture del dentista? Il riscaldamento? Mi permetto un paio di pantaloni della mia misura?

Per fortuna ho ancora amici e persone che mi danno una mano, ma sono comunque del parere che certe situazioni non dovrebbero venire a crearsi per nessuno e ho dovuto imparare sulla mia pelle che è facile giudicare negativamente quando si guardano le situazioni da un punto privilegiato…

… mio Dio… che vergogna!

…Ma siamo davvero sicuri che sono io a dovermi vergognare?…

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