domenica 22 dicembre 2013

Ma davvero? Veramente? parte 2

Ed eccomi di nuovo qua…

Le mie righe indirizzate a quei simpaticoni di Berna hanno avuto un riscontro, purtroppo non quello richiesto e sperato di un chiaro SI o No che mi mostrasse che veramente anche io sto a cuore ai nostri Consiglieri.

Nient’affatto… solo di nuovo un fiume di parole – sempre le stesse e che non dicono nulla di nuovo o di sconosciuto – che parlano di “progetti per il futuro”, di “auspici”, di “speranze”, di “sogni” e tutte quelle “belle cose lì” che mettono in pace il cuore dei cittadini di categoria A e B, mentre gli altri continueranno inorriditi a subire, a guardare – naturalmente sempre se hanno la fortuna di permettersi degli occhiali – e a rimanere in disparte in attesa che finalmente qualcosa succeda, in attesa che davvero finalmente giunga questa “fine dei tempi” che anche i “testimoni di Geova” ci promettono invano da così tanto tempo da non poter far altro che farci sorridere per la loro insensatezza.

Una carissima persona che mi ha accompagnato nel passato, la signora Giannina Martinelli, mi ha insegnato un’espressione molto significativa: “Di grazie ne ho il solaio pieno…”, io qui posso solo completare questa sentenza in questo modo: “Di grazie e di auguri per un migliore futuro, potrei averne il solaio pieno… se solo avessi un solaio…”

 

Ecco la risposta ricevuta da Berna:

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Egregio Signor Grandi,

la ringraziamo delle riflessioni fatte pervenire al Consiglio federale, che testimoniano da parte Sua un vivo interesse politico ma anche una sincera preoccupazione per il nostro Paese. Esse sono importanti poiché riflettono l'atmosfera generale che regna nella popolazione e possono anche servire da stimolo alle decisioni politiche. Per incarico del Consiglio federale rispondo quindi volentieri alla Sua lettera. Posso assicurarle che il Consiglio federale non perde mai di vista il bene del Paese e che le sue decisioni sono sempre prese con scienza e coscienza.

Mi soffermerò di seguito sui diversi punti da lei menzionati:

Sanità pubblica della Svizzera: Nel gennaio 2013 il Consiglio federale ha adottato il rapporto «Sanità2020», una concezione globale della sanità pubblica che, con una serie di provvedimenti (complessivamente 36) in tutti i settori del sistema sanitario, intende assicurare la qualità della vita e delle cure, rafforzare le pari opportunità e migliorare la trasparenza. I provvedimenti saranno adottati gradualmente nei prossimi anni, con il coinvolgimento di tutti gli attori principali. Lo scopo è di ottimizzare il sistema sanitario svizzero per prepararlo ad affrontare le sfide future, preservandone al contempo la sostenibilità finanziaria. Il rapporto «Sanità2020 – le priorità di politica sanitaria del Consiglio federale» è pubblicato su Internet all'indirizzo www.sanita2020.ch. Eventuali domande potranno essere rivolte all'Ufficio federale della sanità pubblica, Comunicazione, tel. 031 322 95 05

Giustizia/decisioni dei tribunali: In osservanza del principio di separazione dei poteri, né il Consiglio federale né lʼAmministrazione federale sono autorizzati a riesaminare decisioni giudiziarie o amministrative oppure a esercitare unʼinfluenza su procedimenti in corso. Di conseguenza non ci è possibile prendere posizione riguardo a un caso specifico. Tuttavia, si può affermare in generale che ogni caso presenta peculiarità proprie e va quindi affrontato individualmente adottando le misure che gli sono più appropriate. Questo approccio rappresenta una grande sfida per gli uffici competenti. L'esecuzione delle pene e delle misure non è un compito della Confederazione bensì esclusivamente dei Cantoni.

Ricerca: La Svizzera è molto competitiva nei settori della ricerca e dell’innovazione. Fa parte di quei Paesi che, rispetto al loro PIL, investono molto nella ricerca e lo sviluppo (R&S). Secondo la legge sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI) la Confederazione è competente per il finanziamento della promozione tramite il Fondo nazionale svizzero (FNS) e la Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI). La Confederazione finanzia inoltre l’Associazione delle Accademie svizzere delle scienze, sostiene una trentina di centri di ricerca al di fuori delle scuole universitarie e sovvenziona l’insegnamento e la ricerca delle istituzioni del settore dei PF.

Esercito-bilancio preventivo: Il 29 settembre 2011 le Camere federali hanno stabilito in un decreto federale che in futuro l'esercito dovrà avere un effettivo regolamentare di 100 000 militari e beneficiare di un limite di spesa annuo pari a 5 miliardi di franchi. Queste disposizioni sono state confermate dal Consiglio federale (5 mia. dal 2016). Per rispettare questi criteri e disporre di risorse sufficienti per gli investimenti e l'esercizio sono necessari importanti risparmi. A tale riguardo entrano segnatamente in considerazione gli immobili poiché generano ingenti costi annuali di manutenzione e d'esercizio. Per questo motivo è necessario  ridurre di oltre un terzo l'attuale parco immobiliare.

Nonostante le obiezioni da Lei formulate, constato che le Sue riflessioni sono mosse da una sincera preoccupazione nei confronti del nostro Stato, il quale fa tesoro dei pensieri critici dei suoi cittadini. Mi preme quindi ringraziarla per il Suo prezioso contributo.

Congratulandomi per il coraggio da Lei dimostrato nell'esprimere apertamente - anche al Consiglio federale medesimo! - le Sue preoccupazioni, colgo l'occasione per augurarle Buone feste e un futuro ricco di soddisfazioni.

Cordiali saluti,

Daniela Mangiarratti

Servizio delle relazioni con il pubblico

Cancelleria federale

Sezione informazione e comunicazione

Palazzo federale ovest, 3003 Berna

Tel. +41 31 323 73 77

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