venerdì 27 maggio 2016

Tattica militare del cavallo di troia

Tattica militare del cavallo di Troia


(immagine di Nadia Visconti)

“In quel periodo sapevamo che ogni strategia bellica sarebbe stata riconosciuta e combattuta con qualsiasi mezzo a disposizione del nemico.
Decidemmo così di affrontare la situazione nell’unico modo possibile : evitare lo scontro aperto e diretto sconvolgendo ogni possibile tecnica militare, creando un diversivo nel quale il nemico stesso ci accogliesse al suo interno, proprio da dove ci era possibile colpirlo direttamente al cuore senza che se ne rendesse conto.
Ci dedicammo quindi alla realizzazione di un piano che colpiva psicologicamente il nostro avversario in modo che, accecato dal suo Ego, fosse lui stesso ad accoglierci.
Ecco che mandammo in avanscoperta i nostri soldati senza armi. Un esercito fatto anche di donne e bambini, apparentemente innocuo che, proprio come avevamo calcolato, fu accolto compassionevolmente dal nostro eterno nemico.
Come previsto lo sistemò in vari punti strategici dove al momento opportuno avremmo avuto la possibilità di esplodere la nostra intenzione di conquista.
Le armi giunsero solo in seguito, e come previsto, da lì non ci fu difficile annientare gli infedeli. Non lasciammo anima viva senza incontrare resistenza, proprio come avevamo organizzato.
Ci fu purtroppo anche qualche vittima nelle nostre fila. Vittime del mare e delle onde che però si sono guadagnati un posto speciale nel regno di Allah.
Tutto questo è stato possibile perché Dio è grande e il suo nome incute timore, un timore che si legge ancora negli occhi terrorizzati dei pochi superstiti.”


من "قصص من القرن العشرين - 2016" من قبل ماسيمو انزو غراندي

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